ROMA - Il Consiglio di Stato, quinta sezione, accogliendo il ricorso di Strada dei parchi, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, presentato contro il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, ha stabilito l’obbligo da parte dello stesso Mit, di provvedere all’approvazione del nuovo piano economico finanziario (Pef), la cui ultima versione risale al 2014, entro il prossimo 30 ottobre.
Nella sentenza pubblicata oggi i giudici amministrativi hanno respinto la istanza del risarcimento danni.
La trattativa per il rinnovo del Pef che prevede un mega progetto di messa in sicurezza strutturale antisismica e pedaggi calmierati, parte nel 2013 e si fonda su ben nove diverse soluzioni presentate dalla concessionaria, nessuna della quale accolta, per questo Sdp si è rivolta prima al Tar poi al Consiglio di Stato.
Il pronunciamento giunge in un momento nel quale parrebbe in dirittura d’arrivo l’accordo tra Mit e Sdp sulla base di un maxi piano di messa in sicurezza del valore di 3,1 miliardi di euro, di cui 2 assicurati dallo Stato, e la restante parte da parte della concessionaria, previsto nella legge di stabilità del 2012, in seguito al terremoto dell’Aquila del 2009, dopo il quale le arterie sono state considerate strategiche ai fini di protezione civile.
In particolare, l’intesa potrebbe essere formalizzata nella riunione del Cipe fissata per il prossimo 24 luglio. All’intesa è legata la sterilizzazione delle tariffe che scade il 31 agosto prossimo, in mancanza della quale sulle A24 e A25 scatterebbe il maxi aumento di circa il 20 per cento, come stabilito nella scorse settimane da Mit e Sdp che hanno deciso di prorogare il congelamento.
"Registriamo con grande soddisfazione questa sentenza del Consiglio di Stato – spiega in una nota Mauro Fabris, vice presidente di Sdp -. Una decisione quella di oggi dei giudici, che sta lì a dimostrare come, in questi anni, Strada dei Parchi si è sempre impegnata per giungere una messa in sicurezza sismica delle autostrade A24 e A25 che gestisce. Assecondando tutte le indicazioni e le richieste che pervenivano dal Ministero".
"Ora speriamo che anche grazie a questo pronunciamento del Consiglio di Stato, il 24 luglio prossimo, finalmente, nella riunione del Cipe, il governo giunga a una conclusione – conclude - e approvi quanto previsto da una legge, la 228 dell’ormai lontano 2012".