PESCARA Assente il ministro Danilo Toninelli, sono stati i tecnici del dicastero Trasporti e infrastrutture a spiegare ai rappresentanti della Regione Abruzzo che il trasferimento degli scali marittimi di Pescara e Ortona sotto l'Autorità portuale di Civitavecchia comprometterebbe l'accesso alla Zes (Zona economica speciale). Un po' quello che aveva già detto in Parlamento - rispondendo a un question-time nell'aula di Montecitorio - il ministro per il Sud Barbara Lezzi: Ancona, in quanto porte Core, è una struttura strategica per l'Abruzzo lungo il Corridoio europeo adriatico, più funzionale alla Zes rispetto a Civitavecchia. C'è però chi non si arrende, come il M5s, che oltre a continuare a battere la pista della direttrice Tirreno-Adriatica, starebbe addirittura pensando a un emendamento per dotare l'Abruzzo di una propria Autorità portuale. Sollecitazione che sarebbe arrivata nel tavolo romano di ieri dal senatore dei 5 Stelle, Primo Di Nicola, unitamente ad altre proposte. Un incontro nervoso quello che lo stesso ministro Toninelli aveva convocato per il pomeriggio di ieri nella sede del dicastero dei Trasporti, dove si sono ritrovati faccia a faccia, come sui banchi dell'Emiciclo, i rappresentanti del governo regionale (il presidente Marco Marsilio e l'assessore Mauro Febbo) e una nutrita rappresentanza del Movimento 5 stelle pronta a caldeggiare il passaggio dei porti abruzzesi sotto l'Autorità di Civitavecchia. Tra questi, oltre al senatore Di Primio, il consigliere regionale Sara Marcozzi. A caldo, alla fine dell'incontro, Mauro Febbo fa fatica a contenere il suo commento entro i canoni della diplomazia: «I 5 stelle avevano preparato una trappola ma sono stati smentiti con i fatti dagli stessi tecnici del ministero. Una figuraccia mai vista, che si fa persino fatica a raccontare. Ancora una volta è stato ribadito che Civitavecchia non è porto Core e non è dunque funzionale alla Zes. Non sapevano neanche che Ancona ha un movimento merci superiore a quello di Civitavecchia e anche su questo sono stati smentiti dal ministero. Il senatore Di Nicola - incalza Febbo - ha addirittura proposto un emendamento, non si sa a quale legge o misura del governo, per istituire l'Autorità portuale in Abruzzo. Una follia se pensiamo che ci sono voluti 28 anni per ridurre le Autorità portuali. Bene, abbiamo detto noi, adesso fateci sapere al più presto cosa voleta fare perché a settembre l'Abruzzo deve avere la Zes». Misura varata per il rilancio delle aree del Mezzogiorno con grandi potenzialità di sviluppo, la Zona economica speciale prevede notevoli incentivi fiscali e agevolazioni amministrative per chi investe in nuove attività produttive.