PESCARA Non si placa l'affondo di Federconsumatori, scesa in campo già nei giorni scorsi contro il rincaro delle tariffe su alcuni treni della tratta adriatica Pescara-Milano. Dal 29 luglio infatti, due ex Frecciabianca (l'8806 in direzione Nord delle 5.55, e l'8823 delle 17.35 direzione Sud), cambieranno il nome in Frecciargento, con i prezzi che subiranno un aumento dal 14 al 38% e orari di percorrenza invariati. Dopo aver denunciato il caso dell'abbonamento sulla tratta Pescara-Rimini che costerà l'88% in più, Federconsumatori mette nel mirino la linea Pescara-Ancona, frequentata ogni giorno da oltre 70 pendolari. Qui, con il cambio nome dell'ultimo treno utile al rientro, gli abbonati si ritroveranno praticamente senza un convoglio per tornare a casa, se non con un ulteriore incremento dei costi. In pratica, chi è abbonato su questa tratta per il servizio Frecciabianca, non potrà usare il suo titolo d'accesso né per salire sul Frecciargento (categoria superiore), né per prendere un treno "inferiore", come i regionali o l'intercity. L'unica soluzione di fatto sarà acquistare un altro titolo di viaggio, per un'altra tipologia di treno, con un ulteriore lievitazione dei costi. Una soluzione però potrebbe esserci, come sottolineato da Tino Di Cicco di Federconsumatori, già adottata in altre regioni. Basterebbe dare attuazione alla "Carta Tutto Treno", già inserita nel contratto di servizio stipulato tra l'Abruzzo e Trenitalia, che consentirebbe al viaggiatore di pagare un unico abbonamento per poter viaggiare su qualsiasi tipologia di treno. Sul punto, in risposta della richiesta avanzata dall'organismo a tutela dei consumatori, interviene il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Umberto D'Annuntiis: «Ci tengo a far presente che sin dalla fine del mese di giugno abbiamo preso in considerazione il problema, inoltrando e reiterando a Trenitalia la richiesta per l'introduzione della Carta Tutto Treno. Siamo ancora in attesa di una risposta, ma assicuriamo il massimo impegno per una positiva risoluzione del problema. Inoltre, la decisione sul cambio dei treni è opera esclusiva di Trenitalia, che esula dal contratto di servizio». Trenitalia. poi, ha fatto sapere che è al vaglio una soluzione, con i relativi costi, che verrà comunicata a breve.