Iscriviti OnLine
 

Pescara, 23/11/2024
Visitatore n. 740.927



Data: 19/07/2019
Testata giornalistica: Il Centro
«Non cancellate il volo Pescara-Milano». Coro di proteste contro il piano della nuova società. Masci e Vacca scrivono ad Alitalia: danno d'immagine per l'Abruzzo

PESCARAbNon solo è necessario scongiurare il rischio di cancellazione del volo Pescara-Linate, ma bisogna lavorare all'obiettivo di potenziare l'aeroporto d'Abruzzo. Insorge il mondo politico e istituzionale all'ipotesi di smantellamento della rotta milanese dall'aeroporto d'Abruzzo (che punta al milione di passeggeri l'anno) secondo le intenzioni, non ufficiali, della nuova Alitalia firmata Atlantia-Benetton, Ferrovie, Mef e Delta. Un coro vibrante di reazioni che si tradurrà nelle prossime ore in una valanga di lettere di protesta all'indirizzo dei vertici di Alitalia e agli organismi ministeriali. Il primo a scrivere è il sindaco Carlo Masci: «Sto preparando una nota per Alitalia», preannuncia con forza, «non possiamo assolutamente permetterci di perdere il volo Pescara-Linate che deve essere, invece, incrementato. Sarebbe un danno d'immagine ed economico che Pescara non può sopportare, che le attività economiche e commerciali non possono sopportare. È un volo essenziale per la città. Il presidente Marsilio si sta muovendo», per scongiurare il pericolo della soppressione della rotta, «e sarà da me supportato al 100% su ogni iniziativa che vorrà intraprendere. Se la nuova Alitalia, che dovrebbe puntare all'incremento turistico e allo sviluppo degli aeroporti italiani come quello di Pescara che funziona e produce economia, comincia levando i voli, intravedo molti lati oscuri in questa vicenda. L'Abruzzo non dovrà rimanere isolato».Anche il sottosegretario Mibac (ministero per i Beni e le attività culturali) Gianluca Vacca, unico abruzzese nella squadra di governo, verga parole di fuoco all'indirizzo dei tre commissari di Alitalia, Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo: «La cancellazione della rotta Pescara-Milano rappresenterebbe un colpo durissimo non solo per Pescara per l'intero Abruzzo, regione già troppo penalizzata da collegamenti difficili e destinata così a un crescente e inaccettabile isolamento. Abbiamo migliaia di pendolari che si spostano verso Milano per lavoro o studio», per non parlare «delle imprese già in affanno a causa del terremoto che si stanno riprendendo dopo anni difficili». Vacca sottolinea che la paventata soppressione della rotta «mi sorprende dal momento che da mesi si sta lavorando alla costituzione di un coordinamento tra gli aeroporti di Pescara, Ancona e Perugia, scali di tre regioni impegnate nel rilancio dei territori». Al fianco di Vacca, il presidente della Saga, Enrico Paolini che fa nomi e cognomi: «La linea Linate non si tocca. È una ipotesi di un piano industriale che il governo ancora non approva, ed essendo una ipotesi della Delta Airlines di turno che vuole risparmiare sulla pelle di una regione terremotata come l'Abruzzo, sappiamo cosa rispondere: che vada a risparmiare fuori da questa regione. Con le istituzioni regionali e i deputati abruzzesi chiederemo un maggiore impegno di Alitalia, che ha il 51% dei soldi dei cittadini italiani, per Pescara, Perugia e Ancona su Roma, Torino e Milano».L'ex presidente della Saga (incarico fino al 2015) Lucio Laureti, chiede alle istituzioni regionali prima di tutto «di comprendere le motivazioni» di questa ipotesi di soppressione della linea Pescara-Linate da parte della nuova Alitalia che peraltro ha escluso un abruzzese, Toto, dalla cordata: «Ai miei tempi i due voli, mattina e sera, molti utenti business, avevano un coefficiente di riempimento del 90%. L'Abruzzo deve lottare per mantenere questi voli, altrimenti sarebbe una perdita importante». Ferrovie in Alitalia potrebbe spostare il tiro sull'incremento di passeggeri lungo le tratte ferroviarie verso il nord? Secondo Laureti, «no, perché le Ferrovie non hanno investito sul potenziamento dell'alta velocità lungo la tratta Adriatica». Conclude il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli che fa di conto: «Il nostro aeroporto, con quasi 700mila passeggeri l'anno, il doppio di Ancona e il triplo di Perugia, è tra i più frequentati del centro Italia». Per Blasioli, l'aeroporto «non solo non deve perdere alcun collegamento, ma deve essere potenziato e vanno attivate le iniziative utili per attirare nuove compagnie e portare nuove rotte con il raddoppio della Pescara-Milano e l'istituzione della Pescara-Torino considerato che in Abruzzo è presente uno stabilimento Fiat». Quindi, Blasioli chiede al presidente Marco Marsilio di attivare un tavolo con ministero dei Trasporti e Saga per «tutelare il nostro scalo».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it