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Data: 19/07/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
A24-A25: Strada Parchi dovrà pagare debito canone concessione ad Anas

ROMA - Strada dei Parchi dovrà pagare ad Anas il debito per il canone di concessione delle autostrade A24 e A25.

La Corte Costituzionale, con la sentenza 181/2019 (depositata il 16 luglio 2019), ha infatti confermato la legittimità costituzionale dell'artIcolo 52-quinquies del decreto-legge 24 aprile 2017, numero 50 nella parte in cui afferma la spettanza in capo ad Anas del credito relativo alle rate del corrispettivo di concessione delle autostrade A24 e A25.

Su richiesta di Strada dei Parchi il Tribunale di Roma aveva dubitato della legittimità costituzionale di questa norma nella parte in cui afferma la spettanza del corrispettivo in capo all'Anas e con ordinanza del 7 settembre 2018 aveva rimesso la questione alla Corte costituzionale.

La Corte ha ora dichiarato la questione inammissibile e infondata ed ha affermato la titolarità del credito di Anas verso Strada dei Parchi.

Attualmente, secondo quanto si apprende, la situazione creditoria di Anas nei confronti di Strada dei Parchi per crediti scaduti è pari a circa 154 milioni di euro.

Il capitale residuo dovuto ad Anas per l'acquisto della concessione è pari invece a circa 600 milioni di euro, al netto dell'Iva.

La questione sollevata da Strada dei Parchi ruota intorno alla presunta diversa titolarità del credito (Ministero delle infrastrutture e trasporti anziché Anas), dal momento che dal primo ottobre 2012 Anas ha cessato ex lege di essere concedente e le relative funzioni sono passate in capo al Ministero delle infrastrutture.

Le risorse dovute ad Anas rappresentano il "prezzo di acquisto" della concessione Strada dei Parchi, che il concessionario si era impegnato (a seguito dell'aggiudicazione della gara indetta nel 2001 per ottenere la concessione) a pagare Anas in forma rateale con relativi interessi.

In una nota, Mauro Fabris, vice presidente di Strada dei Parchi Spa, precisa: "Strada dei Parchi, titolare della concessione delle autostrade A24 e A25, intende chiarire, una volta per tutte e senza tema di smentita, di non aver mai sollevato eccezioni circa la necessità da parte sua di dover corrispondere il corrispettivo annuo per la concessione autostradale, ma di aver posto il problema che il pagamento di quelle rate fosse di spettanza del Mit, in quanto soggetto concedente, e non dell'Anas, come stabilito dalla Legge n. 14 del 24 febbraio 2012".

Nel sottolineare che "in relazione alla sentenza della Corte Costituzionale art. 52-quinquies del decreto legge n. 50 del 2017, Strada dei Parchi si riserva di esprimere un proprio giudizio dopo averne approfondito le motivazioni", Fabris spiega che l'istanza di Sdp "tra l'altro avrebbe consentito un migliore utilizzo di tali risorse a favore dei territori attraversati dalle autostrade, a partire dal contenimento degli incrementi tariffari".

"In ogni caso - continua Fabris - vale la pena ricordare come rimanga del tutto impregiudicato, e quindi da risolvere, il contenzioso che Strada dei Parchi ha sollevato da tempo nei confronti di Anas, di notevole valore, relativamente agli obblighi su di essa gravanti secondo quanto stabilito dalla Convenzione che disciplina il rapporto concessorio" conclude la nota.

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