PESCARA Due giorni di sciopero dei trasporti, per rivendicare investimenti su infrastrutture e occupazione, maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro e a bordo dei mezzi, contrasto al dumping contrattuale, rilancio del confronto con i sindacati. Lo hanno proclamato su scala nazionale, per il 24 (mercoledì) e 26 luglio (venerdì), le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. In Abruzzo, a spiegare i motivi della protesta, sono stati i tre segretari regionali delle stesse sigle sindacali, rispettivamente, Franco Rolandi, Amelio Angelucci e Giuseppe Murinni, nel corso di una conferenza stampa. Il 24 luglio, a incrociare le braccia, saranno i lavoratori dei vari settori di "terra" (compresi i taxi e il servizio funerario); il 26 si fermeranno gli addetti dei trasporti aerei. DI "TERRA" E DI "CIELO". Le modalità variano in base al settore interessato. Gli addetti al trasporto urbano ed extraurbano si fermeranno 4 ore (dalle 19.30 alle 23.30), nel rispetto delle fasce di garanzia. Gli addetti alla circolazione dei treni (personale delle stazioni, personale di macchina, personale di bordo), invece, incroceranno le braccia dalle 9.01 alle 17.01. Il personale del settore autostrade sciopererà per le ultime 4 ore del turno, e i dipendenti Anas si fermeranno per l'intero turno tranne il personale addetto alla manutenzione e ripristino sicurezza (4 ore a fine turno). I taxi, fermi per l'intera giornata, garantiranno solo i trasporti sociali per anziani, portatori di handicap e malati. Per il settore trasporto merci e logistica 4 ore di sciopero a fine turno. Salvi solo i servizi essenziali (trasporto di carburante alla rete di pubblico approvvigionamento e di combustibile da riscaldamento; raccolta e distribuzione del latte; medicinali e forniture per ospedali e case di cura; prodotti alimentari di prima necessità, acqua potabile). Il settore del servizio funerario garantirà solo le prestazioni indispensabili. I trasporti aerei si fermano il 26 luglio, alle 10 alle 14. IN ABRUZZO. Nella nostra regione, hanno spiegato i tre rappresentanti sindacali, lo sciopero assume un significato che va oltre le rivendicazioni su base nazionale. Innanzitutto, occorre «riesaminare il sistema delle concessioni autostradali e i rincari dei pedaggi».La protesta è rivolta anche «contro il sistema delle penalizzazioni e dei tagli alle risorse destinate al Tpl per Abruzzo e Molise, pari a due milioni di euro per il 2019, contro i tagli delle rotte dell'aeroporto d'Abruzzo, contro l'incompiuta riforma del sistema del Tpl regionale d'Abruzzo e la mancanza di investimenti sul materiale rotabile (autobus e treni)». I sindacati abruzzesi insistono per «una politica tariffaria equa e sostenibile, provvedimenti per incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici, e per ottenere il passaggio degli scali marittimi abruzzesi sotto l'autorità portuale di Civitavecchia funzionale alle esigenze e alla crescita economica e sociale del territorio». Lunedì prossimo alle 16 al Serena Majestic di Montesilvano si riuniranno i delegati sindacali, e mercoledì 24 luglio si terrà un presidio de i lavoratori dalle 10 alle 12 davanti la Prefettura di Pescara.