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Data: 21/07/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trasporti, blocco totale: partenze a rischio caos. L’agitazione di Cgil, Cisl e Uil. Mercoledì sciopero di quattro ore per bus, metro e taxi. Otto per treni e navi. Venerdì tocca ai voli. La protesta: il governo vari un piano per il settore

ROMA Si prepara una settimana da delirio per gli italiani e per decine di migliaia di innocenti turisti stranieri. Come se non bastasse l'arrivo di una nuova ondata di caldo tropicale, con temperature fra i 35 e i 38 gradi, sta per tornare l'incubo degli scioperi dei trasporti pubblici.
Due le giornate da segnare con la matita blu: mercoledì 24, quando non partiranno per l'intera giornata buona parte dei treni (ma non l'Alta velocità) e dei traghetti, e si fermeranno per quattro ore bus e metropolitane, ma soprattutto venerdì 26 che dovrebbe essere una giornata complicata negli aeroporti superaffollati con il blocco di alcuni voli e di parte dei servizi. I controllori di volo, comunque, lavoreranno.
VITALE INFORMARSI
Chi deve partire per le vacanze ma anche chi deve semplicemente andare a lavorare si informi per tempo perché stavolta lo sciopero sarà pesante. Ad indirlo non sono i soliti sindacatini-truffa con pochi iscritti ma Cgil, Cisl e Uil dei trasporti. Il loro obiettivo è quello di dare una bella svegliata all'esecutivo giallo-verde accusato d'aver abbandonato il settore a se stesso. Il governo ha convocato i sindacati per martedì ma, a meno di miracoli ad oggi imprevedibili, le agitazioni dovrebbero essere confermate.
Si tratta di uno sciopero generale di tutto il settore. Una spallata talmente potente e generalizzata che rischia di provocare anche effetti collaterali curiosi. Ad esempio, si fermerà il funzionamento persino dei trasporti funebri, del soccorso stradale alle auto in panne ed di una parte dei caselli autostradali, ma questa è una buona notizia per gli automobilisti.
Per evitare di finire stritolati dal blocco non c'è che l'antitodo dell'informazione tempestiva. Questa precauzione è fondamentale soprattutto per chi mercoledì deve prendere un traghetto per le isole. In teoria dovrebbe essere tutto fermo perché lo sciopero riguarda anche i portuali, non solo i marinai, e dunque le navi non dovrebbero proprio muoversi. Ma non è escluso che le compagnie marittime riescano a salvare qualche collegamento. Sul fronte dei treni, bloccati fino alle 17, sono già pronti gli elenchi dei regionali soppressi ma le Fs fanno sapere che le Frecce funzioneranno.
Per fortuna Cgil, Cisl e Uil dei trasporti hanno ridotto a 4 ore lo stop dei bus e delle metro cittadine che però si terrà in orari diversi da città a città. Si dovrebbero fermare anche i taxi, sempre parzialmente, ma molte sigle non aderiranno.
Chi, infine, ha già in mano un biglietto aereo per venerdì 26 non perda tempo e telefoni alla compagnia per sapere quale sarà il proprio destino tenendo presente che i servizi aeroportuali potrebbero singhiozzare.
Ma era proprio necessario infliggere questo sciopero in piena estate agli altri lavoratori e ai vacanzieri italiani e stranieri? Salvatore Pellecchia, segretario generale della Filt-Cisl risponde così: «Siamo esasperati perché nei trasporti è tutto immobile: dalle opere pubbliche alle regole. Vogliamo un confronto punto per punto per attivare i progetti sul tappeto. L'Italia ha bisogno di mobilità efficiente ed è ora che il governo esca dal letargo».

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