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Data: 24/07/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Linea per Roma è dietrofront. Il progetto di legge 42/2019 è stato emendato con una proroga fino al 3 dicembre dell’attuale stato dell’arte, data entro cui andrà approntato il piano generale di revisione dei servizi minimi. Vista la clausola di invarianza finanziaria (nessuno stanziamento extra), se la Giulianova- Roma diverrà servizio minimo Tua dovrà tagliare da 800 mila a 1,2 milioni di chilometri di altre tratte sottoposte a stesso regime. La perdita quantificata oggi, infatti, è di 125 mila euro al mese

L’AQUILA Per il momento la tratta autobus Giulianova-Romanon sarà inserita tra quelle a contribuzione pubblica, ovvero tra i cosiddetti servizi minimi di trasporto pubblico. Dopo il dibattito di ieri in commissione, infatti, nel corso del quale sono stati auditi alcuni soggetti (tra cui anche i sindacati e i vertici di Tua), il progetto di legge 42/2019, che era stato presentato dal sottosegretario alla presidenza, il forzista Umberto D’Annuntiis, è stato emendato con una proroga fino al 3 dicembre dell’attuale stato dell’arte, data entro cui andrà approntato il piano generale di revisione dei servizi minimi. La norma è approdata così in Consiglio. In commissione sono emersi alcuni elementi interessanti. Vista la clausola di invarianza finanziaria (nessuno stanziamento extra), se la Giulianova- Roma diverrà servizio minimo Tua dovrà tagliare da 800 mila a 1,2 milioni di chilometri di altre tratte sottoposte a stesso regime. La perdita quantificata oggi, infatti, è di 125 mila euro al mese. Non sono mancate critiche aspre. Giorgio Fedele (M5S) ha parlato di “evidente forzatura” che ha costretto la maggioranza “a un passo indietro, viste le assurdità”. Di Benedetto (Legnini presidente) ha detto che “il provvedimento non rinnova nulla”. Sara Marcozzi (M5S) ha evidenziato tutte le criticità già sollevate dal servizio legislativo regionale e ha paventato il rischio che possano esserci nuovi tagli alle corse nelle aree interne. Silvio Paolucci (Pd), ha evocato la possibilità di un danno erariale. Giovanni Legnini ha criticato duramente il provvedimento, sottolineando la mancanza della copertura economica e l’inutilità dell’articolo che prevede l’impegno della giunta a revisionare la rete. Secca la replica di D’Annuntiis: «La proposta raccoglie le esigenze di territori che non hanno alternative di trasporto. Capisco gli allarmi, ma dal 1 dicembre 2018 al 15 marzo 2019 Tua ha fatto il servizio e non mi sembra che abbia avuto bilanci in perdita. Tante cose possono essere razionalizzate». Prima della fine della seduta, la maggioranza ha nominato Gianmarco Cifaldi garante dei detenuti. Soddisfazione è stata espressa da Mauro Nardella, vice segretario Uil Polizia penitenziaria. Cifaldi è un sociologo e criminalogo aquilano, professore all’Università d’Annunzio.

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