Il Consiglio regionale durante la seduta di questo pomeriggio ha eletto a maggioranza qualificata il “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.
L’importante incarico sarà ricoperto dal prof. Gianmarco Cifaldi, docente di Sociologia generale all’Università “G’ D’Annunzio” Chieti-Pescara e autore di numerose pubblicazioni che hanno affrontato il tema della detenzione. L’elezione del Garante ha visto il voto favorevole di 23 consiglieri su 29, con cinque schede bianche e un voto al candidato Fabio Nieddu. L’Aula ha inoltre approvato a maggioranza il progetto di legge titolato “Disposizioni in materia di servizi minimi del trasporto pubblico locale” che sposta al 3 dicembre 2019 il processo di “revisione della rete dei servizi minimi regionali e comunali valutando l’inserimento delle linee già oggetto di concessioni” e di fatto autorizza i titolari di concessioni di servizi di trasporto pubblico locale (l.r. 62/1983) e sottratte al contributo pubblico regionale ad espletare per tutto l’anno 2019 il servizio a tutela della domanda di mobilità in ambito regionale.
Voto contrario dell’Aula, invece, per la risoluzione presentata dal consigliere Dino Pepe dal titolo “Misure urgenti a sostegno della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Teramo”. Il Consiglio regionale ha inoltre discusso l’interrogazione a firma del consigliere Silvio Paolucci (Pd) su “Rinnovo Consiglio di Amministrazione della Società Tua S.p.a.”, le interpellanze del consigliere Antonio Blasioli (Pd) su “situazione della Banca popolare di Bari”, del consigliere Paolucci su “Futuro dello stabilimento della CBI di Gissi e dei suoi lavoratori”, del consigliere Domenico Pettinari (M5S) su “attuazione del Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive con particolare riferimento ai virus Chikungunya, Dengue e Zika – 2018 – proroga 2019”.
E’ stata invece rinviata l’elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini per permettere agli uffici del Consiglio regionale di espletare le procedure burocratiche necessarie all’accoglimento delle candidature.