Dopo due anni di duro scontro tra le associazioni dei pendolari e la Filt Cigl da un lato, e la Regione dall’altro ora si punta a fare approvare dal Consiglio regionale il progetto di legge che prevede di reinserire tra i servizi essenziali di trasporto una delle tratte tra le più frequentate dai pendolari. Un epilogo niente affatto scontato, perché il progetto di legge vede isolata la Cgil rispetto agli altri sindacati (Cisl e Uil).
Resta su posizioni opposte il consigliere regionale e capogruppo del Pd Silvio Paolucci, ex assessore al Bilancio, con cui oggi in commissione c’è stato un serrato confronto.
“L’iter di individuazione e approvazione dei servizi minimi, è un procedimento di natura amministrativa e non legislativa – è la considerazione di Paolucci affidata a una nota -. Questa approssimazione nella gestione di un settore così importante, rischia di mettere a rischio l’intera riforma dei trasporti portata avanti dalla passata Giunta, con gravi ripercussioni negative sia sui lavoratori che sui servizi garantiti all’utenza. Oltre a ciò, restano i dubbi sulla tenuta dell’operazione anche sotto il profilo finanziario. Come potrà l’azienda garantire, senza un solo centesimo di risorse aggiuntive, da una parte maggiori chilometri di esercizio e dall’altra l’equilibrio economico-finanziario del bilancio?”.
Il Servizio del Tg8:
https://www.youtube.com/watch?v=CdX1rfynZ6w
LA NOTA COMPLETA DELLA CGIL:
“Finalmente giunge in commissione, in Consiglio regionale, il progetto di legge che prevede di recuperare la relazione Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma tra i servizi essenziali di trasporto. Dopo due anni di rinvii, tensioni, incomprensioni ma, soprattutto, dopo una battaglia corale portata avanti dai territori interessati al recupero dei servizi, con il coinvolgimento di associazioni di pendolari, con l’espressione unanime dei consigli comunali di L’Aquila e Teramo” afferma Fontana “finalmente giunge nella commissione del Consiglio regionale il progetto di legge che, testualmente, prevede di recuperare la relazione Giulianova Teramo L’Aquila Roma tra i servizi essenziali di trasporto. Bene, siamo arrivati al punto e non c’è spazio per i giochini tipici di certa politica”.
“Ci riferiamo in particolare al Consigliere Silvio Paolucci che, evidentemente, si diverte a fare opposizione: strano che non si rammenti che la prima decisione di tenere quei servizi all’interno di Tua, nelle more della definizione degli stessi quali servizi minimi, sia stata proprio della giunta presieduta dal presidente vicario Giovanni Lolli”.
“Altresì strano è che sempre il consigliere Paolucci non si rammenti che gli esponenti del Pd presenti nei consigli comunali di L’Aquila e Teramo votarono a sostegno di quelle misure”.
“Ben si comprende che l’influenza dell’onorevole Camillo D’Alessandro è molto forte sugli esponenti del territorio teatino ed evidentemente non basta un’assemblea regionale del Pd a cambiare repentinamente certe usanze ma la politica, quella vera, o recupera una visione complessiva del nostro Abruzzo, scevra dai tornaconto elettorali, quelli sì di campanile, o rischia di essere sempre più lontana dai cittadini”.
“Quel progetto di legge risponde a una esigenza primaria e fondamentale delle aree prive di alternativa di trasporto ed è una assunzione di responsabilità della politica Regionale importante che, per una volta, si pone il tema di delle aree interne. Ora, quindi, non è più il tempo dei giochini. Ora il progetto di legge che recupera l’enorme stortura giunge in commissione”.
“La Filt Cgil di L’Aquila e Teramo, motore insieme alle forze attive della società aquilana e teramana della vertenza, si attende da tutti la responsabilità richiesta rispetto al necessario ed atteso provvedimento. Si dirà che non vi sono le risorse all’interno di Tua per contribuire le tratte verso Roma ma è una parziale verità: quelle tratte erano contribuite”.
“Certo meglio sarebbe avere maggiori risorse ma, in mancanza, le risorse attuali possono e devono essere riequilibrate per garantire sostegno a queste misure. A chi ha voglia di fare una discussione tecnica diciamo: siamo pronti. Il progetto di legge forse non risponde a tutte le esigenze attese ma certo finalmente tiene conto delle necessità dei cittadini e sicuramente non disegna come qualcuno da altre organizzazioni prova a dire “un’isola felice”. Forse, più modestamente, risponde all’esigenza di non isolare”.