Un apriti cielo. Le polemiche scatenate dalla nuova rete ospedaliera firmata dal centrodestra (e anticipata ieri da Mapero’, potete leggere qui), ha indotto ieri mattina l’assessore Nicoletta Veri’ a un improbabile e velocissimo dietrofront, poco prima dell’audizione in quinta commissione. La Regione Abruzzo corre quindi ai ripari ma intanto la bomba e’ scoppiata e da ieri sera si registra una vera e propria sollevazione popolare soprattutto a Sulmona, dove il primo a dare fuoco alle polveri e’ stato l’ex assessore regionale in quota centrosinistra Andrea Gerosolimo (marito della consigliera di maggioranza Marianna Scoccia), seguito a stretto giro dal Vastese, che si vede negato per l’ennesima volta l’Emodinamica; da Guardiagrele, che resta ospedale di comunità, da Giulianova che resta ospedale di base; dall’Aquila e Teramo, che si sentono, a ragione, penalizzate. Insomma il centrodestra ha tradito tutte ma proprio tutte le promesse fatte in campagna elettorale e si è limitato a fare copia-incolla del vecchio piano del centrosinistra. Senza contare le promesse di Carlo Masci & c. che assicuravano che il Dea di secondo livello sarebbe stato a Pescara e ciao ciao Chieti (e da Chieti rispondeva Mauro Febbo sulle stesse note). Passata la festa, gabbato il santo (cioè i cittadini che li hanno votati).
Per tentare di mettere un freno alle proteste, ieri la Veri’ ha inviato una lettera a tutti i consiglieri di maggioranza: “Ti invio, in virtù dello spirito di collaborazione e correttezza istituzionale, la bozza sulla ridefinizione della rete ospedaliera abruzzese. Mi preme sottolineare che l’elaborazione del documento è tuttora in corso e finora si è intervenuti solo su alcuni aspetti della rete, mentre su altri il confronto è ancora aperto. Si stanno, a esempio studiando le soluzioni ad alcune specifiche problematiche: lo studio di fattibilità dei Dea di secondo livello, classificazione del presidio di Guardiagrele, l’attivazione dell’emodinamica a Vasto, subordinata la sottoscrizione degli accordi di confine, l’eventuale potenziamento/ridistribuzione della dotazione di posti letto, anche all’esito dell’incontro con i direttori generali delle Asl ho già fissato per domani”.
Quindi il centrodestra si dice pronto a modificare il destino dell’ospedale di Guardiagrele e l’Emodinamica di Vasto, e persino i Dea di secondo libello, mentre sembra mantenere saracinesche chiuse sulla classificazione degli ospedali di Sulmona e Giulianova.
Ma non solo. E’ la penalizzazione di alcuni territori a scatenare la rabbia, soprattutto a Vasto: niente Emodinamica qui ma ad Avezzano sì. Addirittura, l’area Chieti-Pescara continuerà ad avere tre servizi di emodinamica (Ospedale di Chieti, Ospedale di Pescara e Pierangeli), mentre il nostro territorio, dice Angelo Bucciarelli, “non ha diritto a quest’importante servizio salvavita, tutto deve rimanere a Chieti e Pescara”.
E la Gastroenterologia? Continua ad essere declassata, riducendo i posti letto da otto a due. “Vasto che ha sempre detenuto, diciamo, il know how di questa disciplina in Abruzzo, a questo punto si dovrà rassegnare”.
Stesso trattamento per Urologia.
ps: E via di questo passo. I governi cambiano, la politica no. Soprattutto quella sanitaria.