LANCIANO Proseguono i disagi dei pendolari che utilizzano i bus del trasporto regionale Tua. Questa volta l'odissea riguarda un gruppo di viaggiatori della tratta Lanciano-L'Aquila. Ai costi quasi proibitivi degli abbonamenti (quasi 200 euro al mese) si aggiungono disagi e disservizi. Ieri mattina infatti i pendolari lancianesi si sono visti arrivare un bus di dimensioni ridotte rispetto a quelli canonici, simile a un bus del servizio urbano, completamente privo di aria condizionata. «Quotidianamente», scrivono coloro che da tempo denunciano il problema, «affrontiamo un viaggio di andata e ritorno della durata di circa 6 ore per una percorrenza superiore a 300 chilometri. L'unica società che gestisce una corsa compatibile con gli orari di lavoro è la Tua. Nell'ultimo anno abbiamo rilevato un peggioramento delle condizioni di viaggio e un aumento della frequenza di inconvenienti tecnici. Tra le circostanze di disagio più ricorrenti: il condizionamento climatico sconfortevole, sia d'inverno che d'estate; la persistenza di segnali sonori di malfunzionamento per tutta la durata del viaggio; modelli di autobus non idonei alla lunga percorrenza; danni tecnici/meccanici che hanno reso necessaria la sostituzione del veicolo durante il percorso determinando ritardi fino a un'ora. Rileviamo la necessità di razionalizzare le fermate al fine di ottimizzare la fluidità del percorso e la rapidità del viaggio. Infine, riferiamo la carenza di punti e orari utili di biglietteria in corrispondenza della partenza della prima corsa del mattino». E problemi si verificano anche nelle biglietterie. «Per mesi», racconta un utente, «ho pagato 199 euro mensili, per poi scoprire di doverne pagare 156. Nei giorni scorsi invece mi viene notificata un'altra tariffa, 170,50 euro comprensiva del supplemento autostradale. Una situazione davvero caotica e non più tollerabile».