L'AQUILA Un taglio di un milione di chilometri di corse autobus oggi pubbliche per trovare le coperture economiche necessarie a inserire, in questo novero, anche tratte, come la Giulianova-Roma, che il governo regionale di centrodestra vuole sottrarre al libero mercato. Una scelta, al momento congelata attraverso una proroga dello stato dell'arte varata dal Consiglio regionale, che se da un lato tende a salvaguardare i pendolari che si muovono su Roma - e quindi soprattutto delle aree interne - dall'altro rischia di generare tagli su altri servizi. E' questo lo scenario che evocano opposizioni in Consiglio e anche i sindacati alla luce dello scontro, solo rinviato, sul progetto di legge (a firma D'Annuntiis, Forza Italia) che voleva inserire la Giulianova-Roma tra i servizi a contribuzione pubblica, ma senza alzare il budget del contratto in essere con Tua, la società unica di trasporto regionale. «Oltre al taglio di un milione di chilometri di servizi essenziali - attacca Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Regione - per recuperare risorse finanziarie finalizzate a trasformare collegamenti attualmente svolti in regime di libero mercato in servizi minimi, ora arriva un'altra doccia fredda per i trasporti. Tua sta procedendo speditamente verso una dismissione dei servizi di trasporto pubblico locale, privatizzando, di fatto, attraverso il sistema delle sub-concessioni, 2 milioni di chilometri». Paolucci fa anche un'analisi dell'impatto della riforma: «Il territorio più colpito sarà quello della provincia di L'Aquila, dove sono previsti circa 800 mila chilometri da affidare ai privati. Seguono i territori di Pescara e Teramo con poco meno di 500 mila chilometri per ciascuna provincia. Chiude Chieti dove sono previste cessioni di quote di servizio per 250 mila chilometri». Per Paolucci «un piano che nella sua impostazione penalizza le aree più fragili d'Abruzzo».
L'INCONTRO
Critici anche i sindacati dopo l'incontro avuto con la Tua lo scorso 26 luglio. Fit Cisl e Faisa Cisal denunciano «l'aggravarsi delle croniche problematiche che affliggono l'azienda». «La Tua e l'in-house sono a rischio - dicono Alessandro Di Naccio e Luciano Lizzi - si è resa pertanto indifferibile l'apertura delle procedure per lo sciopero. L'azienda continua immotivatamente ad indugiare sulle ristrutturazioni dei servizi commerciali sulla tratta Giulianova-Teramo-L'Aquila Roma e così stiamo perdendo 125 mila euro ogni mese. Addirittura si vogliono tagliare fino a 1,3 milioni di chilometri di trasporto pubblico locale ai cittadini abruzzesi per coprire economicamente la linea in questione. La strada più breve per rastrellare soldi, secondo la Tua Spa, è quella di peggiorare le condizioni dei dipendenti e dell'utenza e questo non è più accettabile. Solleviamo una questione rinviata da tempo: nel trasporto su gomma si attestano circa 300 mezzi fermi su un totale di 900 a causa di anomalie, guasti o deterioramento. I lavoratori attualmente assegnati alle linee sub concesse saranno trasferiti obbligatoriamente in altre sedi. Inoltre si va verso una riduzione dei rimborsi previsti per le trasferte».