L'AQUILA - Si sblocca la nomina del commissario straordinario per il rischio idrico del Gran Sasso: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha individuato nell’ingegnere Corrado Gisonni il nome, sottoposto per l’intesa al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, da proporre a palazzo Chigi per ricoprire il delicato ruolo.
Lo rende noto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ora la nomina dovrà essere formalizzata con un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il commissario straordinario per il rischio idrico del Gran Sasso è chiamato a gestire l’intervento per tutelare l’acquifero della montagna abruzzese, che serve circa 700mila cittadini, dal rischio inquinamento dovuto alla presenza delle autostrade A24 e A25 e dei Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso.
La vicenda è emersa con fragore per la decisione, poi rientrata, della concessionaria autostradale Strada dei Parchi di chiudere il traforo per non avere ripercussioni giudiziarie più gravi nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica di Teramo che ha coinvolto Sdp, Laboratori e Ruzzo Spa, società pubblica del ciclo idrico integrato in provincia di Teramo, i cui rappresentanti dovranno affrontare il processo. Per l’intervento, secondo una stima, sono necessari oltre 170 milioni di euro.
Nella nota del Mit si sottolinea che “la figura è prevista dal decreto Sblocca Cantieri per sovraintendere alla realizzazione degli interventi strutturali per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso”. La legge prevede espressamente che il Commissario, che dovrà essere nominato con Dpcm, possa assumere le funzioni di stazione appaltante.
Gisonni è un ingegnere, professore ordinario di costruzioni idrauliche e vice direttore del dipartimento di Ingegneria della seconda Università di Napoli, e dal 2016 Presidente della Divisione Europea della International Association of Hydraulic Engineering and Research