L’AQUILA Il commissario per la messa in sicurezza dell’intero sistema Gran Sasso ha finalmente un nome e un cognome. Si tratta del professor Corrado Gisonni, docente di Ingegneria idraulica alla Seconda Università di Napoli.Alui toccherà l’onere di gestire prima la progettazione e poi l’esecuzione di oltre 120 milioni di euro di lavori per isolare la falda acquifera dalle infrastrutture di Strada dei Parchi e Infn. La fumata bianca era stata annunciata ieri direttamente dal ministro Danilo Toninelli: «Oggi (ieri, ndr) manderò al presidente della Regione Abruzzo Marsilio la lettera con il nome già concordato e condiviso del commissario per il Gran Sasso e penso che già nella giornata di domani mi risponderà con un ok». Tecnicamente la lettera potrebbe arrivare oggi, a quel punto il governatore Marsilio darà l’intesa e poi la nomina spetterà direttamente al premier Giuseppe Conte. Gisonni dal 1995 è docente per i Corsi di Costruzioni Idrauliche, Gestione delle Risorse Idriche e Sistemazione dei Bacini Idrografici alla Facoltà di Ingegneria della Seconda Università degli Studi di Napoli, dove è titolare di insegnamenti. Ha un’elevata competenza professionale come consulente scientifico nel settore dell’ingegneria civile idraulica, con specifico riferimento a: infrastrutture acquedottistiche, sistemi di drenaggio urbano, impianti di trattamento, sistemazioni idrauliche. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche con collocazione editoriale in riviste internazionali del settore della ingegneria idraulica. L’incarico avrà durata fino a tutto il 2021. Dovrà sovraintendere alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione degli interventi indifferibili ed urgenti per fronteggiare la situazione «di grave rischio idrogeologico e conseguire adeguati standard di qualità delle acque e di sicurezza idraulica del sistema idrico del Gran Sasso ». Con un compenso non superiore a 50 mila euro per la parte fissa e altrettanti per quella variabile legata al raggiungimento degli obiettivi. La legge prevede anche una struttura di supporto composta da un contingente massimo di undici unità di personale. E anche cinque esperti o consulenti, in possesso di comprovata esperienza. La cabina di coordinamento, presieduta da Marsilio, sarà della Regione.