PESCARA Professor Gisonni, conosce le problematiche legate al traforo del Gran Sasso, l'acquifero e il rischio di contaminazione? «Ahimè sì. Mi rendo conto che ci sono priorità di diverso ordine e tipo da coniugare, ma al di là di tutto il primo problema da affrontare è chiaramente salvaguardare la salute delle persone che sono servite dall'approvvigionamento idrico del Gran Sasso». Sono quete le prime considerazioni rilasciate a caldo dall'ingegner Corado Gisonni, 55 anni, docente di Costruzioni idrauliche, Gestione delle risorse idriche e Sistemazione dei bacini idrografici alla facoltà di Ingegneria all'Università "Luigi Vanvitelli" di Napoli. Sarà lui il commissario per il Gran Sasso.Nel suo curriculum si legge che ha «elevata competenza professionale nel settore dell'ingegneria civile idraulica, con specifico riferimento alle infrastrutture acquedottistiche, ai sistemi di drenaggio urbano, impianti di trattamento e sistemazioni idrauliche». L'uomo giusto. Un tecnico che assume le funzioni di stazione appaltante. Anche se il suo nome è una sorpresa.
GESTIRÀ 120 MILIONI. È stato il ministro Danilo Toninelli a proporlo al governatore dell'Abruzzo: «Oggi manderò al presidente Marsilio la lettera con il nome già concordato e condiviso del commissario per il Gran Sasso e penso che già nella giornata di domani mi risponderà con un ok. È un nome con un profilo importante», diceva ieri Toninelli aggiungendo che «potrà finalmente partire il commissariamento del Gran Sasso su cui abbiamo già stanziato la cifra di 120 milioni di euro». Marsilio non ha atteso oggi: ha dato il consenso già ieri pomeriggio. Tocca però al premier Conte firmare il decreto di nomina. Sta di fatto che, dopo i ritardi e le polemiche degli ambientalisti, si è vista un'accelerazione impressa da Toninelli nel giorno in cui con Marsilio ha partecipato all'importantissima riunione al Cipe incentrata sul Pef (Piano economico finanziario) delle autostrade A24 e A25 da cui dipendono anche gli aumenti dei pedaggi.
IL PASSO AVANTI. «La condivisione da parte del Cipe del nuovo Pef di Strada dei Parchi e la conseguente decisione di trasmetterlo in Europa, così come previsto dalla legge 228/2012, costituiscono un primo passo importante. Ma occorre sottolineare che questo è solo un primo passo. Così come il Consiglio di Stato ha stabilito, entro il 30 ottobre 2019 il Pef dovrà essere approvato in via definitiva. Si potrà però dare immediato avvio ai lavori per la messa in sicurezza sismica dell'A24 e A25 solo quando il Mit approverà il previsto Piano di convalida presentato dalla concessionaria. La messa in sicurezza è un obbligo per le autostrade A24/A25».
STANGATA DIETRO L'ANGOLO. A parlare è Cesare Ramadori, Ad di Strada dei Parchi, che aggiunge: «Ora si dovrà trovare anche una soluzione adeguata e definitiva al congelamento delle tariffe sino al 2020; noi una modalità l'abbiamo già prospettata e riteniamo che la prossima settimana si possa siglare un accordo con il Mit per scongiurare gli aumenti dal 1° settembre. Concretamente, per scongiurare il rincaro delle tariffe», conclude Ramadori, «l'ipotesi sul tavolo è quella di utilizzare una quota parte del prezzo di concessione».
MARSILIO È OTTIMISTA. Sul pronunciamento del Cipe è intervenuto il presidente Marsilio. Anche lui parla di «passo in avanti» dopo che «l'Autorità di regolazione dei Trasporti (Art, ndr) ha dato parere sostanzialmente positivo, anche se con una serie di osservazioni e prescrizioni sullo scenario di rinnovo presentato da Strada dei Parchi», ha sottolineato il presidente, che assicura: «Nel frattempo ho posto al Governo la questione che il 31 agosto scade il congelamento dell'aumento delle tariffe autostradali. Toninelli mi ha garantito che il concessionario, con il quale sta interloquendo, si farà carico di sospendere questo incremento in attesa che si concluda questa procedura. Il nostro auspicio», ha concluso il governatore, «è che questo avvenga presto e che ci vengano date rassicurazioni formali in tal senso».
LA LEGGE È SOSTENIBILE. La riunione del Cipe a Palazzo Chigi è stata presieduta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte; erano presenti oltre a Toninelli e Marsilio, i ministri Erika Stefani e Sergio Costa, i sottosegretari Giorgetti, Castelli e Pesce, e il governatore della Sicilia, Nello Musumeci. Ma 24 ore prima, il Piano economico finanziario di Strada dei Parchi è stato comunque dichiarato economicamente sostenibile dall'Autorità di regolazione dei trasporti. FINO AL 2040. Il nuovo Pef si sviluppa su un orizzonte temporale di 21 anni, dal 2019 e 2040 e prevede l'allungamento del termine di scadenza della concessione del 2030 a 2040, un piano di investimenti complessivo di 3,1 miliardi di euro per la messa in sicurezza sismica di ponti e viadotti, di cui due finanziati con contributi pubblici e oltre 1 miliardo a carico della concessionaria; e finanziamenti a medio lungo termine per un importo di 568 milioni di euro, la cui restituzione è prevista entro il 2031.
CASE POPOLARI. Ieri mattina, il governatore Marsilio ha anche tenuto alla Camera una conferenza stampa con Giorgia Meloni e l'assessore regionale Guido Quintino Liris per illustrare alla Camera la nuova legge sull'assegnazione delle case popolari che parte dalla Regione Abruzzo. E che la leader di Fdi ha così commentato: «Basta alla corsia privilegiata per gli stranieri e chiediamo che le case popolari non vengano date a chi si macchia di reati, a chi è condannato, a chi non manda i figli a scuola, a chi le occupa abusivamente, a chi si macchia di vilipendio nei confronti della nazione, dei suoi simboli, delle forze armate».