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Pescara, 23/11/2024
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02/08/2019
Il Centro
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Giuliante: l'amianto c'è, non si torna indietro. Deposito teatino dei bus. Il presidente Tua smentisce i proprietari e va avanti con la disdetta dell'affitto alla famiglia Gallucci, proprietaria dell'area di 6mila metri quadrati affittata da 40 anni a 100mila euro lordi all'anno Il Presidente di Tua: «Io penso a come tutelare l'intera realtà e il suoi 1.600 dipendenti. E la politica teatina che ora si sta attivando, perché insorge oggi quando ormai il magazzino di Chieti è diventato marginale?» |
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CHIETI Sul deposito Tua di via dei Peligni arriva la smentita della smentita. Dopo la presa di posizione della famiglia Gallucci, proprietaria dell'area, che ha detto che non c'erano problemi né di amianto né di depurazione delle acque, smentendo il presidente Tua Gianfranco Giuliante (Lega), questi fa alcune precisazioni per smentire a sua volta i Gallucci. Giuliante precisa infatti che l'inscatolamento del tetto a causa dell'amianto non è totale, ma solo parziale. Per quanto riguarda il secondo problema, quello dell'impianto di trattamento delle acque di dilavamento del piazzale, la presenza dell'impianto di depurazione non significa che funzioni anche l'altro impianto. Insomma, su entrambi i problemi è ora Giuliante a smentire la famiglia Gallucci, proprietaria dell'area di 6mila metri quadrati affittata da 40 anni a 100mila euro lordi all'anno. Di fronte alle levate di scudi della politica teatina - dal sindaco Umberto Di Primio, al consigliere regionale Silvio Paolucci e al gruppo teatino di Fratelli d'Italia - Giuliante dice subito che intende rigettare logiche campanilistiche: «Io penso a come tutelare l'intera realtà e il suoi 1.600 dipendenti. E la politica teatina che ora si sta attivando, perché insorge oggi quando ormai il magazzino di Chieti è diventato marginale?» Sulla stessa linea è il componente teatino del cda Tua Anna Lisa Bucci (Lega): «Questa emergenza non è cosa di oggi. È da sempre nota anche alle autorità cittadine ed è stata posta all'attenzione dei precedenti cda, che tuttavia non hanno dato mai risposta, restando quindi assenti ai richiami di legge. Nel 2017 il precedente cda ha autorizzato solo due interventi di adeguamento nelle sedi di Pescara e Giulianova che con esperimento di gara di appalto ha permesso l'esecuzione dei lavori; è stato invece ignorato il sito di Chieti! Nulla è stato fatto per il sito di Chieti in termini di progetto o piano di sviluppo e adeguamento, né per la previsione dei relativi investimenti. Quindi l'attuale cda, appena insediatosi, è stato messo davanti alla urgente e improcrastinabile necessità di tutelare i lavoratori e la loro salute che non poteva più essere messa a rischio dalla presenza di amianto oltre che dalla assenza degli impianti di lavaggio obbligatori ex lege, peraltro, in una proprietà di terzi, che non provvedevano all'adeguamento, ed in presenza di diffide e sollecitazioni degli organi preposti». E dunque al momento non c'è nulla da fare per la sede di via dei Peligni, ultimo presidio della società pubblica dei trasporti rimasto in città dopo il trasferimento da Chieti a Pescara della sede regionale.
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