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Data: 02/08/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, ritardi bus raddoppiati: ecco le dieci linee lumaca. Boom di corse soppresse: +27% Arrivano i primi 80 nuovi mezzi

Un deserto rovente dove un mostro mangia lamiere ha sterminato gran parte dei mezzi Atac. Così appare il servizio del trasporto pubblico in questi giorni d'estate con corse ridotte, guasti ai bus, mentre corre il countdown verso il 4 agosto, quando metà tratta della linea A chiuderà per lavori. Serviranno bus per le navette sostitutive e aumenteranno i tagli alle corse peggiorando ancor di più la situazione che fa rabbrividire: alle fermate dell'Atac si aspetta anche un'ora.
Viene da chiedersi, inoltre, che fine facciano molti bus. Mercoledì, tanto per fare un esempio, alle 16.40 il bus della linea 916 era dato per disperso. Le partenze dai capolinea piazza Venezia e via Andersen venivano segnalate sul sito dell'Atac, ma cercando nelle 48 fermate sull'app Muovi.Roma il risultato era sempre lo stesso: nessun autobus in transito.
I DISAGI
Nella top ten delle linee ritardatarie c'è il 53 che da piazza Mancini porta in Centro: ieri si aspettava 59 minuti in viale Parioli. Male anche l'83: alle 16.30 si attende anche 44 minuti a viale Tirreno, mentre il bus deve ancora percorrere 29 fermate. A via di Conca d'Oro si aspetta 47 minuti. Nessuna buona notizia neanche per chi sceglie l'87: a piazza Cavour si attende di salire a bordo sotto il sole anche 38 minuti. A Nord, a far disperare i romani c'è il 904 che da Cornelia porta fino a Selva Candida. In via della Riserva Grande il bus era a 35 fermate di distanza. Tradotto: l'attesa era di 40 minuti. I milioni di chilometri percorsi da bus e metro, dopotutto, dal 2016 al 2018 sono calati da 89,3 a 84,9; 1.400 bus hanno oltre dieci anni di servizio e spesso si guastano o ancor peggio vanno a fuoco.
Delle 950 vetture su strada ogni giorno, mediamente solo 600 riescono a completare il percorso a causa dei guasti. I mali di Atac d'estate si amplificano tra le ferie degli autisti, malattie e orari ridotti. Ed ecco che a San Giovanni un bus della linea 649 si aspetta anche 40 minuti in via Monza.
«L'attesa è estenuante» raccontava ieri Cinzia Barilozzi. Se siete a Prati non illudetevi di prendere il 492 per arrivare a Cipro o addirittura a Tiburtina: ieri lo avreste visto arrivare appena dopo 40 minuti in via Crescenzio e mercoledì dopo 40 in via Zanardelli. Spostandosi in via del Tritone, chissà cosa avranno pensato quei turisti che dalla fontana di Trevi erano pronti a raggiungere la stazione Termini a bordo dell'85: l'attesa record era di 38 minuti. Guai anche per chi volesse raggiungere Trastevere: la linea 75 può arrivare anche dopo 37 minuti. Si soffre ovviamente anche in periferia. In via Duilio Cambellotti, il bus 20 si attende quasi 40 minuti, tempi simili in viale Marx per il 66.
A Casal Bertone si soffre «per il 545 che porta alla stazione Tiburtina e alla Sapienza» dice Dario Antonini del comitato di quartiere. A Vitinia, poi, «le corse del bus 09 vengono spesso soppresse nelle ore più calde per mancanza di aria condizionata» spiega Mario Pericolini, residente.
LE RIDUZIONI
Anche ieri i guasti e l'indisponibilità delle vetture hanno provocato non solo attese record ma addirittura soppressioni di linee anche se momentanee. È accaduto alla 731 non attiva per mancanza di mezzi, alla 020 non attiva a causa di un guasto alle vetture. In tilt le linee 31 e 33 e guai anche per i tram: la linea 3 ha limitato il servizio a Porta San Paolo a causa di una vettura guasta alla fermata Marmorata.
E quando i bus arrivano a volte non si fermano. Rabbia ieri tra i viaggiatori a Termini che dopo aver atteso la linea 223, lo hanno visto arrivare e poi andare via. Alle proteste su Twitter l'account InfoAtac rispondeva: «Ci risulta essere transitata al capolinea stazione Termini alle ore 13.53. Ci scusiamo per l'accaduto, abbiamo avvisato la sala operativa».

Boom di corse soppresse: +27% Arrivano i primi 80 nuovi mezzi

Ha scelto Tor Bella Monaca, periferia difficile della Capitale, per presentare i bus della nuova serie Citymood, pronti a entrare in servizio. Ieri mattina Virginia Raggi ha tenuto a battesimo la prima tranche da 80 autobus della fornitura di 227 vetture acquistate dal Campidoglio, tramite piattaforma Consip, per rinforzare la flotta a disposizione dell'Atac. I primi 60 mezzi sono entrati in servizio già nel pomeriggio di ieri, mentre le altre venti vetture saranno disponibili entro la fine della settimana e per ottobre, secondo i programmi dell'amministrazione comunale, verrà completata la fornitura. «Altri nuovi bus arriveranno a partire dal 2020, sia finanziati da Roma Capitale che autofinanziati da Atac - annuncia Paolo Simioni, presidente della municipalizzata - Complessivamente la flotta aziendale avrà circa 700 nuovi bus entro l'estate 2021».
IL DOSSIER
«Altissimo numero di corse soppresse con il conseguente prolungamento dei tempi di attesa». È questo uno degli «aspetti più preoccupanti emersi dal Focus sul trasporto pubblico locale della Città eterna elaborato dall'Agenzia servizi pubblici locali di Roma Capitale: la seconda indagine interamente dedicata a uno dei temi più attuali e avvertiti dai cittadini-utenti della città, che analizza lo stato del servizio sulla base di dati quali-quantitativi e di benchmark. Le corse soppresse, nel trasporto di superficie gestito da Atac, sono state più di 1 milione 650 mila nel 2018 (oltre 4.380 corse perse in media al giorno), con incremento di circa il 27 per cento rispetto all'anno precedente e più del doppio dal 2014. Ciò è avvenuto, nel 45 per cento dei casi, per «guasti alle vetture» e nella restante percentuale per cause che includono principalmente l'indisponibilità dei mezzi; anche l'altro gestore, Roma Tpl, ha riportato risultati poco performanti con un numero di corse perse nel 2018 superiore di oltre sei volte al 2014. Per la metropolitana, invece, la causa che ha determinato il maggior numero di corse soppresse (circa il 33 per cento) è stata la mancanza di personale, con una particolare incidenza sulla linea A.

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