ROMA Arrivano le tutele per i riders, i fattorini su due ruote che consegnano cibo a domicilio. Il decreto è pronto, assicura Luigi Di Maio. E sarà approvato nel prossimo consiglio dei ministri, forse mercoledì, l'ultimo prima della pausa estiva. Il testo - 15 articoli in tutto - riguarderà anche le crisi aziendali, con una norma pensata appositamente per la vertenza Whirlpool e probabilmente anche con un'altra che dovrebbe risolvere la questione dell'attuazione del piano ambientale a Taranto da parte di ArcelorMittal dello stabilimento ex Ilva, dopo che il decreto Crescita ha abolito (dal 6 settembre prossimo) l'immunità penale per i manager. Il decreto contiene anche un rafforzamento delle tutele per gli iscritti alla gestione separata Inps, oltre alla possibilità di fare donazioni al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili che sarà dotato di iban, la proroga al 31 dicembre degli Lsu in attesa di soluzione della crisi aziendale (tra gli altri i lavoratori Blutec di Termini Imerese), la stabilizzazione dei precari Anpal.
«Non c'è più tempo per aspettare. I riders esigono e meritano tutele. Faremo un decreto legge per loro e per tutti i lavoratori che in Italia vengono ancora sfruttati» aveva annunciato su Facebook la settimana scorsa il vicepremier nonché ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. E ieri, sempre via social, ha ribadito: «Ciao a tutti voglio darvi una bella notizia: mercoledì in Consiglio dei ministri approveremo un decreto con questioni importantissime per la vita e il lavoro delle persone, come la sede Whirlpool di Napoli che non chiuderà più e le nuove tutele per i riders».
Secondo quanto previsto nella bozza del decreto il pagamento a cottimo per le consegne non sarà abolito del tutto. I riders - si legge - «possono essere retribuiti in base alle consegne effettuate purché in misura non prevalente». Viene introdotta quindi anche la paga oraria con salario minimo, «a condizione che, per ciascuna ora lavorativa, il lavoratore accetti almeno una chiamata». Prevista una copertura obbligatoria Inail, così come gli stessi fattorini su due ruote chiedono da tempo, e i rimborsi spese.
LE PROMESSE
Non è la prima volta che Di Maio promette il varo di più tutele per i riders. Appena insediato al ministero, giugno 2018, annunciò che i riders sarebbero stati considerati lavoratori subordinati e che la norma sarebbe stata inserita nel decreto Dignità. Poi, su pressione delle aziende del settore e anche dei sindacati, optò per l'avvio di un tavolo di trattativa tra le parti. Ma le varie riunioni hanno constatato solo l'enorme divario tra esigenze delle aziende e quelle dei lavoratori. Ad aprile scorso sembrava si fosse vicini alla svolta: Di Maio annunciò che era pronta una legge. Niente lavoro subordinato, ma molte più tutele contributive e assicurative e soprattutto il divieto di pagamento a cottimo. Nuovo annuncio: la norma sarebbe stata inserita nel decreto Crescita. Ma anche quel treno è partito senza le nuove regole sui rider. Ora vedremo se questa è davvero la volta buona.
NON SOLO RIDERS
La bozza di decreto contiene anche maggiori tutele per i collaboratori e le altre categorie iscritte alla gestione separata Inps. Basterà una sola mensilità di contribuzione nell'ultimo anno, anziché le attuali tre, per beneficiare della cosiddetta dis-coll (sussidio di disoccupazione), della maternità e congedi parentali e dellindennità di malattia e ricovero ospedaliero. Questa indennità viene aumentata al 100%, producendo un incremento anche di quella per malattia.
Al fine di consentire ad Anpal servizi di stabilizzare i suoi precari (sono 600 oltre i tremila navigator appena assunti) senza fare altri concorsi, la bozza di decreto consente alla società di «procedere a una modifica della composizione contrattuale del proprio organico (dei lavoratori a tempo determinato e collaboratori) allinterno della riorganizzazione» legata al Reddito di cittadinanza. Non ci saranno più le «procedure concorsuali riservate per titoli ed esami» ma «un percorso di assunzioni a tempo indeterminato». Per quanto riguarda la vertenza Whirlpool di Napoli (a rischio 420 posti di lavoro) si interviene con una norma che sulla carta riguarda l'intero settore degli elettrodomestici ma è tagliata su misura per la multinazionale: si prevede l'esenzione dal contributo addizionale a carico delle imprese del settore che chiedono integrazione salariale, che abbiano almeno uno stabilimento in un'area di crisi complessa, che occupino più di 4mila lavoratori e che abbiano stipulato contratti di solidarietà nel 2019 per almeno 15 mesi. Sono stanziati 10 milioni nel 2019 e 6,9 nel 2020. «Whirlpool avrà a disposizione oltre 10 milioni di euro e non potrà più dire che va via da Napoli» ha detto Di Maio. Nel decreto ci sono anche misure straordinarie per le aree di crisi complessa della Sicilia, della Sardegna e della provincia di Isernia.