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Pescara, 23/11/2024
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Data: 05/08/2019
Testata giornalistica: Primo piano
Viaggio in pullman per evitare il treno ma si ferma per strada, arriva il bus sostitutivo. Ennesima odissea: da ieri gli orari dei convogli hanno subìto variazioni così i pendolari provenienti da Roma hanno scelto il torpedone come alternativa

CAMPOBASSO. L’annuncio era arrivato qualche settimana fa e ieri è entrato ufficialmente in vigore: stop alle corse dirette da e verso Roma fino al 1° settembre. Dal 3 agosto, infatti, a causa di lavori sulla rete ferroviaria lungo la tratta CiampinoColleferro, gli orari dei treni hanno subito importanti variazioni e pertanto chi deve raggiungere o rientrare dalla Capitale andrà incontro a qualche disagio. Una decisione che i pendolari molisani, costretti a spostarsi anche quotidianamente con i mezzi pubblici per non andare incontro ad ulteriori spese, hanno accettato a malincuore nonostante i disagi che tale modifica comporta. Come il bus sostitutivo che è costretto a prendere chi viaggia verso Roma una volta arrivato alla stazione di Venafro. Da lì poi l’ultima fermata prevista è quella di Tiburtina. Ieri mattina però, proprio per evitare i disagi legati al viaggio in treno, alcuni pendolari provenienti da Roma hanno pensato di evitare il problema e viaggiare direttamente in bus per raggiungere il Molise. Purtroppo però si sono ritrovati di fronte ad un nuovo disagio, del tutto casuale ma che conferma la presenza di una triste e grande nuvola nera, quasi ‘fantozziana’, sulle teste dei pendolari molisani. A renderlo noto la pagina social “Il binario 20’ bis”: «Nel primo giorno di interruzione del servizio ferroviario diretto da Roma verso il Molise c’è chi ha scelto di viaggiare in autobus. Ma il bus delle 11.30 si è rotto per strada e ora i passeggeri sono fermi in autogrill in attesa che arrivi il bus sostitutivo del bus preso al posto del treno. Stiamo ormai volando nella stratosfera del surrealismo ». Oltre all’ennesimo disservizio, c’è stato anche chi ha acquistato il biglietto del treno ignorando che la corsa non sarebbe stata diretta e ritrovandosi dunque a scendere e risalire da bus e treni sostitutivi nell’arco della giornata.

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