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Data: 05/08/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Sede tua Chieti: «Disposti a valutare trasferimento in immobile comune»

CHIETI - "In riferimento alla disponibilità manifestata dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, circa la possibilità di offrire un immobile idoneo a sostituire l’attuale disdettato, proprietà Gallucci, esprimiamo la massima apertura a quanto si vorrà proporre".

Prova ad avviarsi verso il lieto fine la storia del dislocamento della sede del trasporto pubblico locale Tua di Chieti.

Dopo giorni di accese polemiche tra il sindaco Umberto Di Primio e il presidente Tua Gianfranco Giuliante, sembra si sia trovato uno spiraglio per mantenere la sede teatina, che però dovrà cambiare struttura.

Nei giorni scorsi il sindaco Di Primio aveva dato la sua disponibilità per concedere un immobile di proprietà comunale alla società dei trasporti, al fine di scongiurare il rischio della dismissione definitiva.

"Tua non ha, né avrà, alcun pregiudizio, né alcun motivo per agire in danno dei singoli territori", viene precisato in una nota e ancora: "Tutte le opzioni che si vorranno proporre saranno valutate con ogni attenzione e riguardo".

Il neo presidente Tua Giuliante aveva sostenuto la necessità di dismettere la sede per diversi motivi: "ambirei conoscere chi è quell’idiota che, politicamente ed amministrativamente, ritiene di poter sostenere l’opportunità di mantenere in essere una 'location' di 6350 metri quadri complessivi (di cui 2100 coperti e 4250 a parcheggio) su cui operano 13 unità lavorative fisse tra amministrativi e meccanici, che costa 100 mila euro annui (4 milioni di fitto pagati è la cifra attualizzata ad oggi dall’inizio della locazione) in presenza di amianto, priva di impianto di dilavamento e, per di più, strutturalmente inidonea per via dell’elevata pendenza e dei terrazzamenti conseguenti a tale criticità di morfologia del terreno".

Dopo un duro botta e risposta tra i due, Di Primio aveva quindi finito per annunciare "la possibilità di concedere in uso strutture di prorietà comunale all'azienda di trasporto regionale, così da preservare la sede teatina".

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