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Pescara, 23/07/2024
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Data: 05/08/2019
Testata giornalistica: Primo piano
In Molise i dirigenti più pagati d’Italia: +38% in tre anni. Nel 2017 sono costati ognuno in media 118mila euro

CAMPOBASSO. Nel clima arroventato dal piano del fabbisogno, la notizia pubblicata ieri dal Sole 24 Ore - e ancora di più la sua spiegazione - rischia di diventare benzina sul fuoco. Nel mirino, i dirigenti della Regione. Quelli che dipendono da Palazzo Vitale nel 2017 hanno avuto una busta paga media di 118mila euro lordi a testa, cioè il 37,87% in più rispetto a due anni prima. È l’incremento più alto, come si nota anche dal grafico del Sole riportato in pagina. I 35 dirigenti della Regione Molise sono costati più di tutti gli altri. In Puglia (107mila euro medi) il costo medio pro capite dei dirigenti nello stesso periodo è cresciuto del 25,78%, superando di poco quello dei colleghi campani aumentato fra 2015 e 2017 del 23,56%. In Veneto, costo medio 86mila euro, sceso 9,41%. Queste e le altre cifre riportate nell’inchiesta curata da Gianni Trovati si trovano nel rapporto sui costi del personale di Regioni ed enti locali che la Corte dei conti ha appena pubblicato. La dinamica è evidente e, detto in parole povere, sono diminuiti i dirigenti ma non la spesa sostenuta per gli organici dirigenziali. Spiega, infatti, Trovati: «Gli organici sono diminuiti, ma chi è rimasto in ufficio spesso ha potuto dividersi le quote accessorie degli stipendi di chi se n’è andato. Perché accanto alle somme di base (tabellari), lo stipendio del dirigente pubblico poggia su due altri pilastri, la retribuzione “di posizione”, collegata al suo ruolo di responsabilità, e quella “di risultato”, che dovrebbe essere misurata in base ai risultati suoi e della struttura che guida. Queste due voci sono finanziate dai fondi che ogni amministrazione ha in dote per il salario accessorio: voci che non si sono alleggerite in proporzione al numero dei dirigenti che diminuiva». Il risultato è che negli ultimi tre anni esaminati dai magistrati contabili i dirigenti regionali sono diminuiti del 10,4% (oggi sono poco più di 4mila). Però il loro costo medio è cresciuto del 4,4%. Con le consuete differenze territoriali: nelle Regioni ordinarie del Nord la spesa media per dirigente è scesa del 2,5%, in quelle del Centro è aumentata del 3%, ma solo per il +14,3% fatto registrare dal Lazio, perché in Toscana, Marche e Umbria c’è sempre il segno meno, mentre al Sud si incontra +16,2% (a cui il Molise dà l’abbrivio decisivo). Guardando alle Regioni autonome, fatta eccezione per la Sardegna (-20%), il costo medio è praticamente fermo ovunque, tranne che in Sicilia dove cresce del 7,5%.

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