CAMPOBASSO. Il Piano della Mobilità e dei Trasporti, quello dei servizi minimi e il bando per il gestore unico: oggi, nel parlamentino della Giunta regionale - alla presenza dei titolari delle società che si occupano del servizio (locale e non), dei sindacati, dei dirigenti della Polizia Stradale - la riunione convocata dalla Regione Molise, con il supporto dell'ingegnere Alberto Chiovelli (Ministero dei Trasporti), per illustrare le tappe di avvicinamento a quello che è un obiettivo assolutamente da centrare.
GUARDA LA VIDEOINTERVISTA
Un nuovo strumento che sia adeguato alle trasformazioni che riguardano la popolazione, l’età dei molisani, le esigenze di mobilità. Un piano che contempli il trasporto su gomma, su ferro, via acqua e aereo; che guardi ai bisogni legati allo sviluppo (che sia industriale o turistico), che ottimizzi il servizio e che lo renda adeguato a quelli che sono attualmente standard definiti “non sufficienti” dal presidente Toma.
Dal primo settembre prossimo partiranno i 90 giorni di tempo per elaborare il bando per il gestore unico, entro 18 mesi sarà pronto il Piano della mobilità e dei trasporti. La Regione Molise ha chiesto, unica in Italia, il supporto scientifico del Ministero delle Infrastrutture che ha fornito le evidenze sulle quali si è aperto un confronto serrato tra tutti gli stakeholders per ragionare di uno strumento che sia moderno, compatibile con quelle che sono le direttive comunitarie, tarato sulle effettive necessità e sulle peculiarità della regione. Un puzzle di tanti bisogni che però ottimizzi il servizio e lo renda finalmente degno di tale nome.
In Regione si lavora anche risolvere quelle che sono ‘inadempienze’ che creano non pochi problemi nel trasporto pubblico locale: i casi di Campobasso e Isernia sono sul tavolo del presidente e dell’assessore Niro che hanno comunicato che giovedì prossimo si riunirà il tavolo tecnico per trovare una soluzione finanziaria e giuridica alle vicende (come i mancati adeguamenti del costo del biglietto del bus di città) che creano problemi nell’erogazione dei contributi. Un cane che si morde la coda posto che poi, questi mancati introiti, di solito solo alla base del ritardo con il quale vengono pagate le spettanze ai lavoratori delle società che gestiscono il trasporto pubblico locale.