L'AQUILA «Amministrazione ingessata e assenza di strategia. Potrebbe venir meno il nostro appoggio a Biondi». Non è una minaccia, ma un avvertimento. E nasce dalla penna del vice segretario della Lega Abruzzo e deputato alla Camera Luigi D'Eramo.Il classico fulmine a ciel sereno? Secondo il sindaco Pierluigi Biondi, che è anche coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, la risposta è sì. «Cado dalle nuvole. Al punto», sottolinea il primo cittadino, «che mentre è arrivata la notizia eravamo in una riunione di giunta e i due assessori della Lega (Taranta e Ferella, ndr) erano più che tranquilli. Non c'era alcun sentore di venti di crisi».Fin qui Biondi. Questo, invece, il "messaggio" di D'Eramo: «L'amministrazione del comune dell'Aquila è completamente ingessata», scrive l'onorevole della Lega, «ci sono ancora troppi problemi non risolti e manca una strategia comune per affrontarli. Dalla crisi delle società partecipate agli avvertimenti ricevuti dall'Autorità anticorruzione, rimasti inascoltati, passando per la cronica mancanza di organico della Polizia municipale. Per non parlare delle opere Pubbliche ferme al palo da mesi, e così via, settore per settore. Siamo davanti a un immobilismo politico che ci mette in difficoltà, mentre prosegue l'assordante mancanza di confronto e condivisione. Si continua a navigare a vista. Il Comune dell'Aquila», conclude il deputato leghista, «è la casa dei cittadini, e non di Fratelli d'Italia e degli ambigui trasversalismi con il centrosinistra. Se non cambiano le condizioni, la Lega potrebbe far venire meno il suo appoggio all'amministrazione Biondi».Ma cosa succede?Le bocche sono cucite, ma è ovvio che bisogna grattare per scoprire cosa c'è sotto, cosa si nasconde dietro a una tale presa di posizione così forte. C'è tensione tra i due partiti. Innanzitutto sulle nomine alle direzioni Asl, L'Aquila in primis. Più volte, anche se in maniera non ufficiale, la Lega ha rimarcato come l'asse Biondi-Liris-Marsilio (presidente della Regione) stia fagocitando la politica, aquilana in particolare. Quasi un "commissariamento". Poi altre situazioni, come l'Ama, con una forte discussione sulla questione delle gravi difficoltà in cui versa la partecipata del Comune dell'Aquila, - e non solo quella di partecipata - gestite fino a poco tempo fa direttamente dal sindaco. E poi si rimprovera a Biondi, da parte della Lega, di avere inserito nel settore turismo il Pd Pierpaolo Pietrucci, che è tornato a fare il dipendente comunale, ma è ovvio che non è un "dipendente qualsiasi". Un settore innocuo, quello del turismo, ma uno dei pochissimi che risiede a Palazzo Fibbioni, dove c'è anche il sindaco.