L'AQUILA - In apertura della seduta di ieri della Giunta regionale, l'assessore ai Trasporti Tommaso Ginoble ha comunicato la decisione di autosospendersi dal suo incarico, in quanto candidato alle prossime elezioni politiche. E il presidente della Giunta regionale Ottaviano Del Turco ha assunto l'interim dei Trasporti e della Protezione civile, ringraziando Ginoble per «il lavoro svolto in questi tre anni» e si è augurato che «il lavoro in Parlamento dell'assessore porti alla Regione risultati, attenzione, considerazione e nuova autorevolezza». Del turco ha inoltre ribadito che «sarà cura sua e della Giunta regionale completare il lavoro più importante che l'assessore ai Trasporti ha avviato, a partire da quello che tutti considerano una svolta decisiva per la Regione: la nascita di una holding che raggruppi tutte le aziende che si occupano di mobilità pubblica regionale con l'obiettivo di realizzare efficienza, sicurezza e risparmio». Ma, oltre l'ufficialità, è nelle lettere che si sono scambiati i due che si intuisce come la battaglia per le candidature abbia lasciato strascichi nei rapporti dei principali rappresentanti della Giunta regionale. Specie nella lettera di Ginoble, che scrive: «Caro presidente...ci sono momenti in cui nella vita si verificano situazioni che richiedono una scelta, e le scelte più significative non sono mai indolori. Non è stato semplice per me accettare la candidatura, non è stato facile seguire ciò che mi hanno dettato il cuore e la mente, in quelle affannose ore in cui ho dovuto scegliere...L'esperienza maturata al suo fianco è stata impagabile, e resta fermo in me l'orgoglio d'aver fatto parte della squadra di un presidente illuminato...Le confido che la mia serenità è data dalla convinzione, sempre più forte, della solidità del nostro legame...». Insomma, un evidente tentativo di ricucire lo strappo consumatosi con la sua candidatura a sorpresa, e la contemporanea esclusione dalle liste del Partito democratico di Lamberto Quarta e Bernardo Mazzocca, uno fedelissimo del governatore, l'altro unito proprio a Ginoble nel costituire la prima fila degli assessori più fedeli a Del Turco. La replica di Del Turco è improntata al fair play, con un po' di veleno nel finale: «Caro Tommaso...mi piacerebbe pensare che nella tua designazione abbia avuto un ruolo anche lo splendido lavoro svolto nella Giunta regionale. Sarei molto orgoglioso se oltre a me tanti abruzzesi comprendessero il valore della tua esperienza amministrativa e di governo...Sono orgoglioso di assumere l'interim, sia pure per breve tempo, sperando che la mia storia amministrativa possa essere associata, nel campo in cui hai operato, al tuo ottimo lavoro. Come vedi, stiamo dando anche una lezione a coloro che hanno un'idea proprietaria dello Stato e delle istituzioni». Oltre le parole, però, contano le facce: e nel brindisi con cui la Giunta ha salutato Ginoble l'espressione di Mazzocca e Quarta vale tante, tantissime parole.