L'AQUILA. I sindacati dicono sì alla holding dei trasposti locali che inglobi le tre società regionali Arpa, Gtm e Sangritana, ma denunciano il mancato coinvolgimento da parte della Regione. Con una nota firmata sia dalle segreterie regionali (D'Aurora, Spina e Campo) che da quelle del comparto (Scaccialepre, Di Naccio e Di Credico) ed inviata al presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, sollecitano la convocazione di un incontro «urgente e non più rinviabile».
Non senza ricordare che la richiesta di una ripresa del confronto era già stata avanzata il 14 marzo scorso. La richesta avviene all'indomani del primo incontro ufficiale sulla holding, al quale è intervenuto anche l'advisor Kpmg, chiamato ad affiancare Arpa nel preparare il complesso percorso della fusione; una riunione nella quale il presidente Del Turco, che ha assunto ad interim la delega ai Trasporti, e il segretario della Presidenza, Lamberto Quarta, hanno annunciato la riduzione da cinque a tre dei componenti dei Cda di Arpa, Gtm e Sangritana, già dai rinnovi degli organi in programma nelle prossime settimane. «Sono passati quasi due mesi dall'ultimo incontro ufficiale con l'assessore Ginoble dal quale sono scaturite garanzie di merito e di percorso rispetto alla prospettata azienda unica regionale e al processo di riforma del trasporto pubblico locale», si legge nella lettera, «da quella data, purtroppo, immaginiamo a causa delle dimissioni conseguenti alla sua candidatura alle politiche, sono saltati tutti i momenti di confronto programmati con il sindacato». I sindacati non hanno mancato di sottolineare il risalto mediatico «con una martellante campagna sulla ipotesi di azienda unica regionale con percorsi e contenuti che non vengono sottoposti al confronto con le organizzazioni sindacali». «E' del tutto evidente, invece, che percorsi così complessi di riorganizzazione aziendale debbano prevedere il coinvolgimento ed il protagonismo dei lavoratori e delle loro rappresentanze». I sidnacati ricordano i punti concordati nell'ultimo confronto con Ginoble, alcuni dei quali non chiariti neppure in seno alla Regione, primo fra tutti il destino delle aziende controllate dal gruppo Arpa: Paoli bus, Schiappa, Cerella e Sistema. Saranno riassorbite nell'azienda unica? I sindacati chiedono di sapere anche il numero dei bacini ed il numero delle gare da effettuarsi in previsione dell'attuazione della riforma e del processo di liberalizzazione del settore «al fine di superare l'eccessiva frammentazione delle imprese di trasporto e di salvaguardare le aree più deboli della regione».