Data: 13/09/2006
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Arpa, si cambia. Presidente è stato nominato il diessino Nicola Basilavecchia, che subentra a D'Alfonso

Si è insediato ieri il nuovo consiglio di amministrazione dell'azienda.

Chieti. - Finisce l'era D'Alfonso (già Udc, ora Udeur), comincia quella del diessino Nicola Basilavecchia alla guida dell'Arpa, la principale azienda abruzzese di trasporti pubblici, controllata dalla Regione. Ieri mattina a Chieti l'assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione: oltre a Basilavecchia - finora direttore regionale delle Poste, laureato in Ingegneria dei Trasporti alla Sapienza di Roma, già componente del Cda della Saga -ne fanno parte Nicola Sposetti (vice), Alfredo Moroni, Gabriele Pizii, Domenico Di Fabrizio. Direttore generale è stato indicato Carlo Michele Di Giambattista. Ha tolto il disturbo in punta di piedi Alfonso D'Alfonso, il quale ha ringraziato i lavoratori dell'azienda, i suoi collaboratori e ha rinnovato gli auguri al nuovo vertice dell'Arpa. Per lui, ormai organico al centrosinistra, si immagina un incarico «di consolazione» da qualche altra parte. All'assemblea hanno partecipato Tommaso Ginoble, assessore ai Trasporti della Regione, azionista di maggioranza. Per i soci di minoranza c'erano il vice sindaco di Chieti, Andrea Catena, l'assessore provinciale dell'Aquila Pio Alleva, nonchè Ignazio Pratense, consigliere comunale di Città Sant'Angelo; Sergio De Luca, sindaco di Casoli; Nardino Pratense, consigliere comunale di Mosciano Sant'Angelo; Remo Speziale, assessore comunale di Catignano; Domenico Di Gregorio, sindaco di Pescosansonesco. Dopo le nomine è stato approvato anche il nuovo statuto dell'Arpa, che segue lo schema tipo approvato dalla Giunta regionale per gli statuti delle società a capitale pubblico di trasporto locale. Ginoble ha sottolineato il «clima buono» che ha caratterizzato l'avvicendamento (a differenza di quanto è accaduto in diversi altri enti strumentali, dove lo spoil system del centrosinistra ha lasciato pesanti strascichi giudiziari). Un clima «propizio - secondo Ginoble - per apportare novità all'azienda, senza disconoscere quanto compiuto nel passato». Basilavecchia ha indicato i suoi obiettivi. Niente di granchè rivoluzionario, idee di buon, senso come «spostare sempre più passeggeri dal mezzo privato a quello pubblico, per ridurre il traffico veicolare e l'inquinamento atmosferico e acustico». Altra frase storica: «Arpa dovrà diventare un'azienda efficiente e competitiva nel mercato del Tpl...» e via di questo passo. Buon lavoro.

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