Tre mesi per salvare Alitalia ed evitare il fallimento. Tanto è il tempo che si è dato il Governo per mettere in campo «nuove soluzioni e strategie», a cominciare dalle alleanze internazionali, per rilanciare una compagnia che ora è «completamente fuori controllo». È stato il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, a fissare una nuova 'deadline', quella del 31 gennaio prossimo, per segnare la nuova rotta di Alitalia e per ridisegnare l'intero sistema del trasporto aereo. L'indicazione è giunta dallo stesso premier nel corso del vertice che si è svolto con i sindacati a Palazzo Chigi che sembra aver rassicurato le organizzazioni sindacali solo a metà. Se, infatti, i rappresentanti di Cgil, Cgil, Uil e Ugl e di tutte le organizzazioni di categoria presenti l tavolo, hanno valutato positivamente l'assunzione di responsabilità diretta da parte dell'esecutivo del 'dossier' Alitalia, dall'altra, non hanno nascosto la propria preoccupazione per l'assenza di interventi immediati. In primis quello che da tempo sollecita un'ampia frangia del fronte sindacale: la nomina di un nuovo amministratore delegato, esperto in materia). È fisiologico, spiegano, che l'elaborazione di un piano di rilancio richieda tempi più lunghi (e in questo senso i tre mesi sono assolutamente compatibili), ma il problema è vedere se, viste le attuali condizioni, «all'appuntamento di gennaio l'azienda arriva viva». Per questo, nonostante la mancanza di risposte in questa direzione, i sindacati non intendono demordere e l'allerta resta alta. I riflettori si puntano sull'incontro che , entro la settimana, Prodi avrà con il presidente e amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, e sulle valutazioni che scaturiranno da questa prima ricognizione.
Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha detto che «servono novità vere, perché tra tre mesi l'azienda non c'è più», non solo sul piano industriale ma anche su quello manageriale: c'è bisogno, ha aggiunto, di «vino nuovo in botti nuove». Per il leader della Uil Luigi Angeletti, invece, il numero uno della compagnia Cimoli «è solo un aspetto del problema» e comunque più in generale «occorre fare sul serio in questo ultimo tentativo di salvare l'Alitalia. C'è in ballo il prestigio del paese». Sulla richiesta di Prodi ai sindacati di dare tempo al governo fino a gennaio per una soluzione organica per la compagnia, il segretario generale della Filt-Cgil Fabrizio Solari, nel suo intervento, ha detto che «ci sono sensibilità diverse, perché tre mesi sono anche pochi per le soluzioni strategiche, ma per il quotidiano, la gestione operativa, bisogna intervenire subito per arrivare vivi fra tre mesi.
Ma non tutti sono d´accordo su questa linea. «Cimoli in questi due anni non ha fatto assolutamente nulla per risolvere i problemi di Alitalia e del trasporto» ha riferito il Sult, sindacato unitario dei lavoratori ai trasporti. Dall'incontro il Sult auspica che emergano «almeno tre principali novità che diano un preciso indirizzo alla vertenza. Un chiaro impegno del Governo a mettere mano finalmente a una completa riforma del settore, stabilendo tempi e modalità di analisi e di intervento». Sotto Palazzo Chigi, intanto, un presidio di lavoratori ha manifestato diffondendo volantini. |