Data: 30/04/2006
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti locali, allarme tagli. Alfonso D'Alfonso (Asstra): si apra il confronto. La riduzione dei servizi della Gtm di Pescara

L'AQUILA. Un no secco alla politica dei tagli al trasporto pubblico locale e l'apertura di un tavolo di concertazione con la sezione abruzzese dei comuni, Anci, e con Asstra e Anav, in rappresentanza delle aziende di autolinee pubbliche e private regionali, per discutere su come porre freno al pericoloso ridimensionamento del trasporto locale in atto in Abruzzo. Un ridimensionamento iniziato con la città dell'Aquila che nel 2006 ha tagliato servizi per un ammontare di 500 mila euro annui e che prosegue nel più popoloso comune regionale, Pescara.
E' quanto chiede Alfonso d'Alfonso, componente della Giunta nazionale esecutiva di Asstra, l'associazione delle aziende di trasporto locale, all'indomani della notizia che riguarda la riduzione dei servizi della Gtm di Pescara che partirà dalla prossima settimana, ed a cui corrisponde una minore offerta chilometrica quantificabile in 130 mila chilometri annui pari a 10.688 corse in meno.
D'Alfonso si mostra perplesso e preoccupato per l'evidente contraddizione riscontrabile nel comportamento degli amministratori dei due principali comuni abruzzesi che, da un lato non perdono occasione per riaffermare la centralità del trasporto pubblico per migliorare la qualità della vita delle nostre città in crisi per la congestione da traffico privato, e dall'altro operano in maniera diametralmente opposta tagliando risorse destinate al settore.
«Nel mese di marzo scorso a Venezia, in occasione di un convegno nazionale organizzato da Asstra», continua D'Alfonso, «è stata sottoscritta un'intesa tra vari soggetti in rappresentanza di enti locali, comuni compresi, aziende, sindacati ed associazioni dei consumatori, denominata La Carta di Venezia: un documento che riafferma in modo inequivocabile il ruolo strategico del trasporto pubblico per il nostro paese e per i nostri centri urbani. Si tratta non di una mera dichiarazione di principio ma di un vero e proprio programma che prevede proposte e strategie mirate ad assicurare risorse certe al settore ed a creare le condizioni per un suo rilancio, rendendolo competitivo con il trasporto privato».
Il rappresentante di Asstra si augura che si possa «invertire questa tendenza pericolosa che porta ad affossare il trasporto pubblico, in un momento delicato come quello odierno in cui è in corso il dibattito per la redazione del piano regionale dei trasporti, un piano che nelle previsioni non potrà contare su risorse aggiuntive rispetto a quelle oggi a disposizione del settore».

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