«A questo punto solo la Regione può fermare tutto ma dalle notizie che abbiamo la filovia si farà: aspettiamo il via libera alla Balfour Beatty per i lavori ed è importante che ciò avvenga prima del 30 giugno o scadrà la conferenza di servizi, con conseguente perdita di finanziamenti e richiesta di maxi-risarcimento dell'impresa». Così il consigliere Ds Glauco Torlontano e Franco Rolandi (sindacalista della Cgil trasporti) ieri alla presentazione delle cinquemila firme a sostegno del progetto e del libro bianco sulla filovia a cura di Sos Inquinamento. Torlontano ha ricostruito il tortuoso percorso dell'iter per realizzare «un'opera per il trasporto pubblico di cui ha grande bisogno l'intera area metropolitana e che interessa 400mila persone e che non si ferma a Pescara ma dovrà essere realizzata nei cinque lotti: è l'unica cura per il mal di traffico». Più incisivo Mario Boyer, dirigente della Cgil: «La filovia si farà, la Giunta regionale ha recepito il progetto, si va avanti. Siamo ottimisti soprattutto dopo il vertice presieduto dal ministro Bianchi che ha riconosciuto la tecnologia avanzata che sarà utilizzata per questo nuovo filobus». Un forte impulso alla filovia è arrivato anche dai consiglieri dell'Udeur Ermanno Ricci («sulla strada parco passeranno anche le auto» è stata la sua dichiarazione shock poi smentita da Torlontano) e Michele Di Marco. Il fronte del no al filobus replica oggi con una conferenza stampa dell'associazione Strada parco: Mario Sorgentone promette novità scottanti. |