Data: 09/09/2007
Testata giornalistica: Il Messaggero
Torlontano: «Referendum sul piano traffico, io voto no»

L'ex senatore spiega i motivi alla base della sua decisione: combattere il caos della circolazione e tutelare la salute dei cittadini

«La mia decisione per il "no" all'abrogazione del vigente piano traffico, approvato in Consiglio comunale a grandissima maggioranza e attualmente in fase di avanzata realizzazione, dopo anni di grave omissione degli obblighi posti dalla legislazione nazionale, viene da lontano. Da quando nel 2002, sia dall'Associazione citadina Sos Inquinamento da me presieduta, sia e soprattuto dal gruppo dei consiglieri di opposizione con me, Mancini, Melilla e Imbastaro, chiesero un piano traffico, indispensabile per combattere il traffico pescarese progressivamente paralizzante con conseguenze assai gravi, specie per la salute dei cittadini.
Purtroppo la richiesta di un referendum cittadino in favore della realizzazione e attuazione del piano traffico fu vanificata dalla maggioranza del tempo, capeggiata dal sindaco Pace, che non volle modificare il regolamento comunale ostativo per i referendum. Oggi invece il referendum è reso possibile grazie alla sensibilità democratica dell'attuale maggioranza politica al Comune, che ha cambiato in senso permissivo il regolamento.
Oggi Pescara è la sola città d'Abruzzo che si è dotata di un piano traffico, frutto di un processo durato diciotto mesi, condiviso in venti confronti con associaioni, sindacati, enti tecnici, quartieri e società civile prima di essere approvato. Gli interventi tecnici che lo contraddistingiono sono fondamentalmente sei: le rotatorie, un sistema di sensi unici fluidificanti il traffico, corsie preferenziali per i mezzi pubblici, incremento di piste ciclabili e servizi per le bici, zone a traffico limitato nel centro cittadino, parcheggi di scambio a nord, sud e ovest del centro città.
Ovviamente, come ha osservato l'ingegner Ciurnelli, firmatario del piano traffico, a parte i collegamenti con settori limitati della città con navette di limitata capienza, sono sono indispensabili mezzi di trasporto di massa per i lunghi percorsi, che partano dai parcheggi di scambio più importanti, posti alla periferia della città, secondo regole osservate nel mondo intero e naturalmente anche nella vicina Roma.
Per nostra fortuna abbiamo già disponibili grandi parcheggi di scambio a Montesilvano, a nord di Pescara, già programmato dal Comune ed oggi di nuovo disponibile, a Francavilla e Francavilla-Foro, a sud della città, e ad ovest ne è previsto un altro in territorio pescarese. Inoltre una legge nazionale può mettere a disposizione di Pescara ingenti fondi destinati a tramvie, autobus, filovie, tutti a basso impatto inquinante.
Pertanto si può proseguire al meglio, in tempi celeri, e con la piena collaborazione degli altri comuni della nostra area metropolitana che coinvolge ben 450mila abitanti».
Glauco Torlontano

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