AVEZZANO. La Roma-Pescara bloccata ieri tra Bagni di Tivoli e Roma Tiburtina. L'interruzione ha creato disagi, se pur contenuti, ai viaggiatori. Alcuni treni hanno riportato ritardi. Il servizio dei bus sostitutivi ha ben funzionato. Lo stop ai treni si è reso necessario per attivare il doppio binario tra Salone e Lunghezza. La scelta della giornata festiva per la esecuzione dei lavori da parte delle Ferrovie non è stata casuale. Essendo di meno i viaggiatori, i ritardi accumulati dai treni sono stati più contenuti. Il massimo è stato di 25 minuti. Ben diverso sarebbe stato se l'interruzione fosse avvenuta in un giorno feriale, quando i treni della Roma-Pescara si riempiono di studenti e lavoratori pendolari. Il trasbordo dei viaggiatori sui pullman sostitutivi avrebbe richiesto più tempo e di conseguenza i ritardi sarebbero stati maggiori. E con essi i disagi. Il problema del potenziamento della Roma-Pescara comunque rimane. In attesa dell'attuazione del progetto che prevede il raddoppio della linea, serve ammoderare i mezzi. «Occorre», osserva il segretario provinciale della Filt-Cgil, Gaetano Iacobucci, «che l'intero parco macchine venga rinnovato. Alcune sono vecchie di 30 anni. Vanno subito introdotte sulla linea», spiega, «nuove tecnologie, che rendano i treni efficienti e li facciano arrivare in orario». Il progetto per rendere più veloce la linea, affidato dalle Ferrovie all'Italfer, dovrebbe essere quasi pronto. La spesa prevista è di un milione e 200mila euro. «Non si sa però», osserva Iacobucci, «chi deve cacciare i soldi. Se le Ferrovie o il governo con un'apposita legge. Per la realizzazione dell'opera comunque si prevedono tempi lunghi». E i viaggiatori della Roma-Pescara non possono attendere. Per evitare che i guasti ai treni si ripetano, facendo accumulare ritardi spesso di ore, serve rinnovare il materiale. Solo così il servizio ferroviario potrà migliorare e per i viaggiatori finiranno le continue odissee. Tanti pendolari, a causa dei ritardi dei treni, non arrivano in orario a scuola o sul posto di lavoro. Con conseguenze che si possono facilmente immaginare. «Bisogna che le Ferrovie voltino pagina per quanto riguarda la linea abruzzese», avverte il segretario della Filt-Cgil, «se vogliono che tante persone continuino a prendere il treno. I viaggiatori pagano il biglietto, pertanto bisogna garantire loro servizi efficienti». Iacobucci infine chiede alle Ferrovie che tutti i treni fermino a Roma Termini, per venire incontro alle esigenze di tanti viaggiatori abruzzesi. |