Treni soppressi e alta adesione dei ferrovieri abruzzesi: questi i dati, anche se parziali , allo sciopero odierno proclamato dalle segreterie regionali di Filt - Fit - Uilt - Fast- Ugl e Orsa contro lo smantellamento del trasporto ferroviario in Abruzzo. «Magra consolazione » chiosano i sindacati, « considerando i disagi che toccano da vicino oltre i ferrovieri che operano nel settore anche e soprattutto le migliaia di persone che utilizzano il treno per i propri spostamenti. In una azienda complessivamente allo sbando non si è nelle condizioni di onorare i contratti di servizio stipulati con la regione per la mancanza cronica di personale in tutte le articolazioni della produzione. Il risultato è cronaca di tutti i giorni: soppressioni di servizi, treni inadeguati ed inefficienti, ritardi insopportabili e per il futuro programmati tagli di numerosi collegamenti » . Secondo le sigle « L'Abruzzo non merita tutto ciò e per dare una svolta a questo quadro drammatico i ferrovieri, pur consapevoli di arrecare ulteriori difficoltà all'utenza, sono stati costretti ad elevare al massimo il livello della protesta » . « Possiamo sicuramente dire che la politica regionale ed in particolare l'Assessore ai Trasporti non è rimasta indifferente, anzi, raccogliendo e condividendo le proteste del sindacato nella riunione, tenutasi ieri a L'Aquila alla presenza del Capo della Divisione Passeggeri Regionale Ing. Laguzzi, è stato fortemente critico nei confronti del rappresentante di Trenitalia oltre che preannunciare nelle prossime settimane interventi risoluti a tutela della collettività e dei ferrovieri Abruzzesi » . Una situazione estremamente difficile, quindi, soprattutto se si considera il contesto nazionale in cui si colloca alla luce dello Sciopero Generale di tutto il mondo dei trasporti del prossimo 30 novembre contro i tagli di risorse economiche per il trasporto pubblico previsti in finanziaria. |