Data: 16/03/2008
Testata giornalistica: Il Centro
Aperte ferrovia e stazione, inizia la svolta. A Pescara in 40 minuti coi treni Sangritana. Anche il presidente Marini alla cerimonia

LANCIANO. Il macchinista Maurizio Di Martino annuncia l'arrivo del treno senza nascondere l'emozione. Uno, due, tre fischi prolungati. La banda di Tornareccio attacca con l'Inno di Mameli e giù il primo applauso della storica giornata. Sono le 11,28 quando il Pescara-Lanciano, un Lupetto extra comfort, entra nella nuova stazione Sangritana, 22 anni dopo l'avvio di appalti e lavori. Lo scalo è gremito, pieno di curiosità attorno a un'opera tanto attesa. Perché stazione e nuova ferrovia rendono la costa più vicina e possono segnare la svolta per Lanciano e il suo comprensorio.
Si tratta di un evento e lo si capisce dagli ospiti presenti. A cominciare dal presidente del Senato, Franco Marini (per un giorno sostituisce il capo dello Stato Giorgio Napolitano) e da quello della Regione, Ottaviano Del Turco. La giornata storica inizia sul binario 1 della stazione centrale di Pescara. Da qui si muove il primo convoglio carico di autorità. Sono le 10,49 quando il capotreno Angelo Colacioppo dà il segnale di partenza. Tra i primi a salire c'è Francesco Mattoscio, 10 anni, accompagnato dalla vicepresidente Sangritana Teresa Giannantonio: è un bambino appassionato di treni e desiderava diventare protagonista del viaggio inaugurale. Così come lo storico Giacomo De Crecchio, che dona a Loredana Di Lorenzo, presidente della società regionale di trasporto, una copia del periodico "I tre Abruzzi"; un foglio ingiallito con la data del primo agosto 1912 e un lungo articolo sull'inaugurazione dell'ormai pensionata stazione di Lanciano. Forse l'emozione è la stessa di 96 anni fa. Il vecchio scalo del centro lascia il posto al nuovo in periferia. Qui, in via Bergamo, ci sono oltre 25mila metri quadri tra sale d'attesa, binari, servizi per disabili e biglietteria, più di 13mila metri di strade e parcheggi. Qui, in ventidue anni, sono stati spesi quasi 40 milioni di euro per realizzare stazione e nove chilometri di binari fino a San Vito. Ma qui si sono inseguiti anche ritardi e polemiche politiche. Le ultime critiche sono arrivate da An e dai sindacati Sangritana alla vigilia del taglio del nastro. Ma nel giorno di festa non c'è spazio nemmeno per le repliche piccate. Così il viaggio inaugurale da Pescara fila via a quasi 120 all'ora verso San Vito e poi fino a Lanciano. Meno di 40 minuti che torneranno utilissimi ai 60mila pendolari che ogni anni fanno la spola tra la città e la costa. «Benedici questo treno e tutte le persone che si incontreranno in questa stazione», sono le parole dell'arcivescovo Carlo Ghidelli mentre sparge l'acqua benedetta sulle teste di centinaia di presenti. «Ringrazio tutto il personale Sangritana», sottolinea la Di Lorenzo. Sul palco si alternano il sindaco Filippo Paolini, il presidente Marini e Del Turco e la banda di Tornareccio concede il bis con l'Inno. Il finale è dedicato al brindisi e all'assaggio della torta a forma di treno realizzata dai cuochi di Villa Santa Maria. La festa si conclude, alle 13,25 parte il primo convoglio con i passeggeri e comincia un'altra storia.

I prezzi per le 22 corse

LANCIANO. Costa un euro spostarsi a San Vito sulla nuova tratta ferroviaria, un servizio che potrà essere utilizzato soprattutto questa estate da quanti vanno al mare in quel tratto di Costa dei trabocchi. Resta invariata la tariffa Lanciano-Pescara, 2,70 euro. Altri biglietti sono 3,10 euro per Montesilvano, 4,30 per Termoli e 5,70 per Teramo. Sono 22 le corse giornaliere sulla tratta Pescara, Giulianova e Teramo, undici in partenza e altrettante in arrivo. La frequenza dei treni è all'incirca mezz'ora all'interno della stessa fascia oraria. La prima corsa da Lanciano è alle 5,44, l'ultima alle 18,51. Da Pescara il primo convoglio si muove alle 6,31, l'ultimo rientra alle 21,13. In media la durata del viaggio è di 44 minuti. Il bus-navetta collega vecchia e nuova stazione circa dieci minuti prima della partenza di ogni treno.

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