Data: 17/03/2008
Testata giornalistica: Rassegna sindacale
Alitalia, sì all'offerta di Air France. Le reazioni dei sindacati. Epifani: sindacato con le spalle al muro

Alitalia dice sì ad Air France-Klm. Una matrimonio che sa molto di "combinato", quello tra la compagnia italiana sull'orlo del baratro e il gruppo franco-olandese. Una unione, a quanto pare, senza alternative. Frutto di una trattativa dalla quale i sindacati sono stati in pratica esclusi. E con molte condizioni poste da Air France: a cominciare dal consenso degli stessi sindacati, ai quali i dettagli del piano di acquisizione/fusione saranno presentati ufficialmente il 18 marzo. Tuttavia non sarà facile per i neoacquirenti d'Oltralpe convincere le organizzazioni dei lavoratori. Le prime reazioni di Cgil-Cisl-Uil, infatti, non nascondono lo sconcerto. Se per Epifani (Cgil) il sindacato è stato messo "con le spalle al muro", per Bonanni (Cisl) "il governo ci sta consegnando nudi alla trattativa con Air France" e - fa eco Angeletti (Uil) - "i sindacati sono stati messi nella condizione incredibile di prendere una decisione senza aver potuto minimamente influire sulle condizioni di questa offerta".

L'offerta
Al termine di una riunione durata l'intera giornata di sabato, e protrattasi fino a tarda notte, il consiglio di amministrazione dell'Alitalia ha deliberato all'unanimita' di accettare l'offerta vincolante di Air France-Klm. I termini prevedono un'offerta pubblica di scambio sul 100% delle azioni di Alitalia in base alla quale viene proposto di permutare 160 azioni Alitalia possedute con una azione Air France-Klm. Inoltre, il contratto prevede un'offerta pubblica di acquisto sul 100% delle obbligazioni convertibili Alitalia ad un prezzo unitario di 0,3145 euro, pari al prezzo di mercato del 14 marzo 2008.

Sul versante occupazionale si prospetta una riduzione complessiva di circa 1.600 dipendenti. In una nota Alitalia precisa che ''per la gestione del personale in esubero, oltre al turn over fisiologico, si fara' ricorso ad esodi volontari incentivati ed all'applicazione degli ammortizzatori sociali''. Per quanto riguarda il cargo, il piano industriale 2008-2010 prevede che ''l'attivita' cargo bellies'' (pance degli aerei di linea) ''prosegua inalterata e che, nel corso del biennio 2008-2009, l'attivita' degli aeromobili all-cargo si concentri sulle rotte con margini operativi migliori, verso il Far East e il Nord America, per ridursi progressivamente fino a cessare nel 2010''. Quanto alla flotta, il piano prevede una riduzione nel breve termine, concentrata sugli MD80 e regional, e un ritorno alla crescita a partire dal 2011 con l'entrata di aeromobili di nuova generazione. Il piano 2008-2010 prevede investimenti complessivi per circa 850 milioni di euro principalmente per il rinnovamento della flotta e iniziative di marketing.

L'offerta prevede anche la nomina nel consiglio di amministrazione di Air France-Klm di ''un addizionale consigliere di nazionalita' italiana e con significativa esperienza di business, e che rispetti i requisiti di indipendenza, proposto al comitato nomine del consiglio di amministrazione dopo consultazione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e su indicazione dello stesso''.

Alitalia restera' compagnia di bandiera. Manterra' un ruolo autonomo, identita' italiana e proprio marchio, logo e livrea.

Le condizioni
Il contratto non e' immediatamente efficace. Ci sono delle condizioni sospensive, che devono verificarsi tutte entro il 31 marzo 2008: il raggiungimento di un accordo con le organizzazioni sindacali, un impegno scritto da parte del governo a mantenere il portafoglio attuale dei diritti di traffico di Alitalia, la sottoscrizione di un accordo tra Alitalia e Aeroporti di Roma sui livelli di servizio necessari per l'attuazione del Business Plan 2008-2010, un accordo tra Alitalia, Fintecna ed Alitalia Servizi che preveda la reinternalizzazione in Alitalia di alcune attivita' e la rinegoziazione di alcune clausole dei contratti di servizio e una soluzione per l'eliminazione per Alitalia del rischio relativo al contenzioso in essere con la Sea (che ha chiesto 1,250 miliardi di euro di risarcimento per il taglio dei voli a Malpensa). E' quanto precisa un comunicato della compagnia aerea francese, che aggiunge: ''Air France-Klm conta sull'impegno di tutto il personale di Alitalia che sara' determinante per il successo del risanamento della compagnia''.

Malpensa
Per quanto riguarda lo scalo milanese, Alitalia informa che il proprio traffico aereo su Malpensa verra' ripianificato con un'attenzione particolare per i voli business e quelli low cost. Il piano prende dunque in considerazione l'aeroporto di Milano ''come importante gateway, con attivita' 'punto-punto' da e verso destinazioni internazionali ed intercontinentali''. L'obiettivo e' quello di recuperare quote di mercato attraverso ''un maggiore presidio delle necessita' del traffico business che, su particolari destinazioni internazionali ed
intercontinentali, richiede partenze nella prima parte della mattina e voli di ritorno nel tardo pomeriggio; un'ulteriore crescita con il supporto dell'alleanza Sky Team; lo sviluppo dell'attivita' low-cost di Volare, come fatto da Transavia ad Amsterdam, Rotterdam e recentemente, in Francia, ad Orly''.

Roma hub intercontinentale
L'aeroporto di Roma, invece, dovrebbe essere uno dei tre hub intercontinentali, insieme a Parigi ed Amsterdam, sui quali ''poggia il disegno di rete integrato delle tre compagnie''. L'hub ''di riferimento'' italiano sara' dunque Fiumicino, ''centrale rispetto al mercato italiano e bacino naturale di traffico per sfruttare al massimo le caratteristiche di Roma''. E' prevista dunque - si legge nel comunicato Alitalia -''un'adeguata copertura dei mercati attraverso un'offerta di destinazioni internazionali e intercontinentali, economicamente e finanziariamente sostenibile, al servizio della clientela italiana ed estera. La scelta di Roma Fiumicino come hub e' coerente - si sottolinea - con le caratteristiche dei significativi flussi di domanda per la destinazione Roma, domanda che puo' essere servita piu' efficientemente con un network basato su un singolo hub sul quale concentrare una consistente offerta di voli verso le principali destinazioni di breve/medio raggio''.

Le reazioni dei sindacati
''Quello che sta accadendo non si e' mai visto in nessuna trattativa per cessione d'azienda''. Questo il commento del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. ''Si finisce col mettere il sindacato, che e' all'oscuro di tutto, con le spalle al muro e il paese nella stessa condizione. Il sindacato non si sottrarra' alla responsabilita' di una scelta - aggiunge Epifani - che puo' essere un si' o puo' essere un no a seconda dei contenuti del piano, degli investimenti, dell'occupazione e delle ricadute sul paese''.

"E' grave, molto grave il fatto che il governo ci stia consegnando
nudi alla trattativa con Air France a danno dei lavoratori, delle infrastrutture e degli interessi generali del Paese''. Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale ''chi ha commesso questo errore grave ne paghera' le conseguenze, io ne sono convinto: ma purtroppo le conseguenze principali le paghera' il Paese''. D'altronde, ha proseguito il segretario generale della Cisl, ''dopo che hanno asciugato volutamente il valore delle azioni, perche' tutta questa perdita di tempo e' servita a questo, per avere uno striminzito membro nel Cda, il 2 per cento della holding, questo e' il risultato''. Un risultato, secondo Bonanni, che rappresenta ''un passaggio di consegne a un paese concorrente dell'Italia''.

L'esito delle trattative fra Air France e Alitalia "e' responsabilita' del governo. I sindacati sono stati messi nella condizione incredibile di prendere una decisione senza aver potuto minimamente influire sulle condizioni di questa offerta". Lo ha detto Luigi Angeletti, segretario generale della Uil. "Non conosciamo ancora - ha sottolineato Angeletti- la proposta di Air France ad Alitalia. Quando la conosceremo, potremo pronunciarci". Quanto all'incontro di martedi' prossimo fra i sindacati e il tavolo per la cessione dell'ex compagnia di bandiera, Angeletti ha spiegato che "sara' l'unica occasione in cui forse sapremo tutta la verita'. Ma non e' mica detto che bisogna sempre per forza mangiare la minestra se e' avvelenata".

"Abbiamo detto piu' volte che diremo si' a un accordo solo se ci sara' un'offerta per tutto il gruppo, Alitalia e Alitalia servizi. Una logica per cui si salvi un pezzo di azienda e se ne butti via un'altro pezzo non
ci vedra' assolutamente d'accordo". Questo invece il commento di Mauro Rossi, segretario nazionale e responsabile del settore aereo della Filt Cgil, il sindacato dei trasporti. "Si e' arrivati - spiega Rossi in una conversazione con l'Agi - a una logica di acquisizione spezzatino. Non abbiamo il documento con la proposta di Air France, per cui dobbiamo commentare sulla base di cio' che apprendiamo dalle agenzie. Ma mi sembra che Air France acquisira' solo cio' che
gli tornera' utile e quello che restera' fuori non avra' un futuro, perche' non trovera' mai un acquirente". "Siamo arrivati all'epilogo di una vicenda drammaticamente oscura - sostiene il sindacalista - per le modalita' con cui Padoa-Schioppa e Prodi hanno deciso di gestire questa operazione". "Siamo arrivati in fondo in condizioni disastrose. Air France ha fatto solo i propri interessi e qualsiasi altra compagnia avrebbe fatto lo stesso. Hanno eliminato per sempre un potenziale concorrente sul lungo raggio. Ora le linee di sviluppo di Alitalia saranno decise a Parigi e saranno linee di sviluppo di piccolissime dimensioni".

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