Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano potrebbe firmare oggi stesso il cosiddetto decreto Bersani sulle liberalizzazioni. Un'accelerazione del Governo che non tutti, almeno in questa fase, si aspettavano e che sta destando consensi ma anche qualche mugugno. Sul piede di guerra ci sono i tassisti che contestano la liberalizzazione del settore e la possibilità del cumulo delle licenze. Nicola Di Giacobbe, segretario di Unica Filt-Cgil punta l'indice contro il Decreto «Non assisteremo alla deregolamentazione del servizio taxi - afferma Di Giacobbe - ci opporremo con tutte le nostre forze e i nostri strumenti di lotta. Questo provvedimento è un fulmine a ciel sereno e la categoria non accetterà mai questa eventualità». Annunciato uno sciopero generale per il prossimo 11 luglio, ma agitazioni spontanee, blocchi e assemblee sono già in atto. Il Governo, tuttavia non sembra arrestarsi, anzi con il plauso e l'incoraggiamento delle associazioni dei consumatori, promette ulteriori interventi a cominciare dal trasporto pubblico locale per il quale sono stati definiti già i criteri di base mediante un'apposita legge delega. L'obiettivo del Governo è quello di rendere obbligatoria l'effettuazione delle gare per l'affidamento dei servizi scardinando il fenomeno dell'atrribuzione in house. Sotto osservazione anche Ferrovie e Alitalia.
Servizi locali, frenati gli appalti in-house (da Il sole 24 ore del 1° luglio 2006)