“Sono state altissime le adesioni su tutto il territorio nazionale allo sciopero di 24 ore degli addetti al trasporto locale”. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Faisa Cisal che hanno proclamato la protesta “per il mancato rinnovo del contratto scaduto nel 2007”. Lo sciopero di ventiquattro ore si è svolto secondo diverse modalità territoriali e nel rispetto della garanzia dei servizi minimi secondo le fasce orarie. A Roma sono rimaste chiuse fino alle 17.30 le due linee della metropolitana, le ferrovie urbane Roma Lido, Termini Giardinetti e Roma Viterbo e fermi il 78% dei bus con punte del 95% nella aziende private. A Milano chiuse fino alle 15 le tre linee della metropolitana e fermi il 75% dei mezzi di superficie; a Napoli circumvesuviana, metropolitane e funicolari si sono fermate fino alle 17 come l’80% dei bus; a Torino non ha circolato il 90% degli autobus; a Genova stop al 98% dei mezzi pubblici urbani; a Venezia fermi circa il 75% dei vaporetti ed a Mestre il 90% dei bus; a Bologna le adesioni si attestano intorno al 95% nella circolazione su gomma; ad Ancona stop al 93% dei mezzi pubblici; fermi la quasi totalità, fino al 99%, dei mezzi pubblici a Bari ed infine stop all’80% dei servizi urbani a Palermo.
«Uno sciopero inevitabile». Così il leader Cgil, Susanna Camusso. «C'è un contratto scaduto dal 2007 sul quale pesa una politica di taglio progressivo delle risorse che penalizza oltre che i lavoratori anche i cittadini», spiega a margine della conferenza organizzativa della Uil. «Si era detto che si ripristinavano le risorse attraverso le accise sulla benzina: il risultato è invece che abbiamo reso difficile la vita di tutti i cittadini e non abbiamo trasferito niente. Ci sono molte ragioni quindi per cui lavoratori e cittadini dicono che così non si più andare avanti», conclude.