L’AQUILA. Martedì prossimo, alle 9.30, nella sala “Eude Cicerone” del Consiglio comunale a Villa Gioia, cominceranno le riunioni della Prima Commissione consiliare sulla metropolitana di superficie. Lo ha reso noto il presidente della Commissione, il consigliere comunale Giustino Masciocco.
La vicenda è tra le più intricate e incredibili che l’amministrazione comunale aquilana ricordi e riguarda la ‘sfortunata’ tramvia leggera da circa 30 milioni di euro varata nei primi anni Duemila dalla Giunta di centrodestra che doveva collegare l’ospedale regionale “San Salvatore” e il polo dell’Università degli studi, entrambi nella frazione di Coppito, con il centro cittadino, attraverso la strada statale 80, viale Corrado IV e via Roma. I lavori si sono fermati proprio nei pressi di quest’ultima arteria.
I lavori cominciarono nel 2003 quando L’Aquila era una città completamente diversa da oggi e non aveva ancora conosciuto il dramma del sisma. Il progetto venne presentato dall’allora sindaco Biagio Tempesta come un qualcosa che avrebbe cambiato «completamente la città, che vuol essere sempre più europe».
Sergio De Paulis, ex-assessore e ideatore della metro parlava di «opera innovativa che pone L’Aquila all’avanguardia nel settore del trasporto pubblico urbano» e l’allora ministro alle Infrastrutture si unì al coro definendola «un fiore all'occhiello della mobilità urbana nel nostro Paese».
Alla fine è diventata, però, il fiore all’occhiello delle grandi incompiute aquilane, il simbolo di uno scandalo indegno che non ha responsabili e che racconta un sistema di amministrazione con falle enormi e misteri irrisolti.
Il percorso iniziale era di 5 chilometri e 700 metri sul quale avrebbe dovuto viaggiare un treno con sette vagoni (ciascuno per 157 passeggeri) dall'ospedale regionale di Coppito fino alla centralissima piazza Palazzo, passando proprio per via Roma. Numerosi cittadini, poi costituitisi in comitati, hanno protestato contro la scelta dell'itinerario; nel frattempo via Roma è rimasta chiusa al traffico veicolare, rendendo difficile l'accesso al centro, e i lavori si sono bloccati a seguito di un contenzioso tra amministrazione comunale e ditta concessionaria.
A rallentare la realizzazione dell'opera hanno contribuito poi la procedura d'infrazione aperta dall'Unione Europea (e poi chiusa) sul rispetto delle norme per gli appalti pubblici, lo stop ai lavori ottenuto dal Ministero dei Beni culturali per possibili danni agli storici edifici di via Roma e, infine, inchieste della magistratura locale. Alla fine l’opera è stata archiviata ma resta per le casse del Comune la spesa per penali e parcelle degli avvocati, come ha confermato il sindaco. La storia ebbe risalto nazionale, venne raccontata da diversi programmi televisivi come esempio di grande incompiuta nazionale. Ne parlarono, tra gli altri, Striscia la Notizia e Ballarò.
Per evitare il dissesto delle casse comunali si punta ancora alla transazione con la ditta che ha vinto l’appalto, la Cgrt, amministrata dall’imprenditore Eliseo Iannini. Tre mesi fa, intanto, il Tar ha respinto proprio il ricorso della società Cgrt contro la delibera della Giunta comunale numero 1 che, il 7 gennaio 2009, ha disposto l’annullamento della concessione per costruire la metropolitana di superficie, opera pubblica mai nata del valore di 30 milioni di euro.
Per approfondire leggi anche:
TUTTO SULLO SCANDALO
DELLA METROPOLITANA
DE L'AQUILA
ANALIZZARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE
Adesso, come richiesto dal sindaco Massimo Cialente – ha spiegato Masciocco – la Commissione effettuerà un’analisi approfondita della documentazione che ha avuto a disposizione e che riguarda questa vicenda. «Inizieremo martedì con la consegna di tale documentazione ai componenti dell’organismo, corredato delle risultanze della prima istruttoria che è stata effettuata».
Sempre nella seduta di martedì sarà predisposto il calendario delle audizioni dei dirigenti interessati alla vicenda, vale a dire quelli delle opere pubbliche, dell’avvocatura e dei servizi finanziari. Dopo tali audizioni saranno fissate altre sedute per l’esame complessivo dei materiali e, infine, sarà redatta una relazione contenente il parere della Commissione, che sarà consegnata al sindaco. E’ intenzione della Prima Commissione pubblicare on line l’evoluzione della procedura con la relativa documentazione.
«Chiederemo l’autorizzazione al Segretario Generale e, una volta ottenuta – ha proseguito Masciocco – sul sito internet del Comune, in un’apposita sezione verranno inseriti tutti i documenti pubblicabili in possesso della Commissione, le relazioni e i verbali, in modo tale da fornire la massima trasparenza all’operazione. Al di là delle opinioni politiche su questa ingarbugliata vicenda (basti pensare che la metro non è mai entrata in funzione), i cittadini potranno farsi un’idea personale della questione, leggendo le carte».
Obiettivo della Commissione è mettere in condizione il sindaco e l’Amministrazione comunale «di prendere delle decisioni su ipotesi di transazione o altro – ha concluso Masciocco – sulla scorta di un’analisi specifica, il cui esito potrà essere conosciuto da tutta la città».
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03/06/2015 - 20:06
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