TERAMO Da anni il sindacato denuncia il caso dei lavoratori pensionati alla guida di autobus e da tempo chiede delle risposte alla Regione che, evidentemente, non sono arrivate. Per questo la Filt-Cgil regionale ha deciso di alzare il tiro e ha scritto una lettera al presidente dell’Inps Tito Boeri. «Sono passati altri due anni », scrive il segretario Franco Rolandi, «ma la vicenda immorale dei pensionati Inps che dopo aver fruito di importanti e condivisibili agevolazioni normative per anticipare anche di cinque anni l’età pensionabile rispetto alle regole generali, vengono poi assunti da aziende private, alla guida di autobus per fare il servizio di trasporto pubblico locale e scuolabus, non si è affatto arrestata, anzi si è accentuata come sono a dimostrare le ulteriori assunzioni registrate proprio nei mesi scorsi». Il sindacato denuncia come, nonostante le numerose segnalazioni fatte, «sia le amministrazioni comunali che la stessa Regione Abruzzo che finanzia peraltro con contributi pubblici tali imprese, non mostrino alcuna attenzione rispetto a questo fenomeno, particolarmente diffuso nella provincia teramana ma non solo, che è a dir poco vergognoso». Il sindacato, quindi, sollecita un intervento da parte del presidente della Regione Luciano D’Alfonso. «Queste aziende che assumono pensionati peraltro con contratti molto spesso irregolari», conclude la nota del sindacato, «beneficiano di cospicui contributi regionali frutto delle tasse dei cittadini, alfine di effettuare un servizio pubblico essenziale».