Data: 14/09/2006
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
file allegato: Leggi il comunicato della Filt Cgil Abruzzo
FILT CGIL ABRUZZO - Nomine a parte, è ora di cambiare. «Il settore dei trasporti sta assumendo caratteristiche emergenziali al pari della sanità»

In un documento indirizzato al Presidente della Regione Abruzzo Del Turco e all'Assessore regionale ai trasporti Tommaso Ginoble, La Filt Cgil Abruzzo ha manifestato disappunto e preoccupazione rispetto ad un pesante immobilismo riscontrato nella politica del trasporto pubblico. Il rinnovo dei consigli di amministrazione delle aziende regionali in atto in questi giorni ha monopolizzato una lunga e tormentata fase della Giunta di centro-sinistra distogliendo l'attenzione su un settore che sta assumendo caratteristiche emergenziali al pari di altri importanti servizi sociali come nel caso della sanità regionale. Il segretario regionale della Filt Cgil Abruzzo Luigi Scaccialepre, nomine a parte, invita la regione ad avere più coraggio, assumendo decisioni importanti in grado di toccare quegli interessi consolidati che generano situazioni di spreco e privilegi non più sostenibili. La Filt Cgil chiede di accelerare il processo di fusione tra le aziende pubbliche. Occorre puntare con decisione verso la costituzione di un'unica azienda di trasporto su gomma, in linea con quanto si sta prospettando nella nostra regione per la gestione delle risorse idriche. Azienda unica significherebbe drastica riduzione dei consigli di amministrazione, dei collegi sindacali, dei direttori generali e delle numerose figure dirigenziali, ma anche importanti recuperi e sinergie nei settori degli uffici e delle officine dove invece permangono situazioni paradossali come nel caso di Pescara dove due aziende regionali (Gtm e Arpa) restano separate da un muro. Perplessità viene inoltre espressa dalla Filt Cgil Abruzzo in merito alla politica di accorpamento di alcune aziende private di trasporto perseguita da Arpa negli anni scorsi. Gli effetti non sono stati quelli auspicati giacchè le società rilevate (Cerella, Schiappa, Paoli) chiudono costantemente i loro bilanci in perdita e le stesse condizioni di lavoro del personale di dette aziende, seppur migliorate, permangono difficili ed in alcuni casi al limite della legalità.

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